Attualità sabato 22 aprile 2023 ore 13:45
West Nile virus e Usutu, in Toscana piano di sorveglianza
Dopo il verificarsi di casi autoctoni di malattie trasmesse alle persone tramite le zanzare, ecco le linee guida di gestione dei contagi
FIRENZE — Nel 2022 in Toscana i primi casi autoctoni di West Nile, e i casi di Usutu. Così adesso la Regione si dota di un piano specifico di sorveglianza riguardo alle arbovirosi, ovvero le patologie trasmesse dagli animali agli uomini attraverso insetti vettori, che includono la malattia del Nilo occidentale (West Nile, appunto) e l’Usutu.
La giunta regionale ha approvato il piano regionale di sorveglianza che renderà omogenee sull'intero territorio le modalità di gestione dei casi umani di queste malattie che vengono veicolate per lo più dalle zanzare.
Il piano di sorveglianza regionale per altro riguarda sì la diffusione tra gli uomini, ma anche quella tra gli animali. L'obiettivo è l’individuazione tempestiva della circolazione del virus in modo da adottare immediatamente misure di prevenzione e contrasto.
West Nile e Usutu: identikit dei virus
Il virus West Nile è stato segnalato in Europa a partire dal 1958 ed è considerato il flavivirus più diffuso al mondo. Il meno noto Usutu, anch’esso un flavivirus, è stato osservato per la prima volta nel continente nel 1996, con un tasso di mortalità significativa tra alcune specie di uccelli in Italia e in altri paesi europei.
I due virus differiscono sostanzialmente sia per l’associazione con fenomeni di elevata mortalità di volatili, frequenti nel caso dell’Usutu e rari per il West Nile, sia per l’impatto sulla sanità pubblica.
Se il West Nile è responsabile di casi umani con sintomi neurologici gravi, la capacità di indurre forme cliniche neuroinvasive da parte dell’Usutu è, ad oggi, limitata a poche segnalazioni sporadiche in Emilia-Romagna.
Tuttavia i due virus condividono cicli di trasmissione simili. Si muovono attraverso zanzare e possono passare dagli uccelli ai mammiferi, compreso l’uomo, proprio grazie a zanzare che pungono gli uni e gli altri. I mammiferi invece possono infettarsi e sviluppare la malattia, ma non trasmettono il virus.
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