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Attualità giovedì 26 ottobre 2023 ore 15:00

Salute, i migliori ospedali in Toscana e in Italia

careggi
L'Aou Careggi di Firenze prima in Italia per l'area cardiovascolare

Presentato il Programma nazionale esiti, rapporto con cui Agenas valuta le performance di cura. A Careggi un primato nazionale. Ecco come è andata



ROMA — Azienda ospedaliero universitaria di Careggi prima in Italia per l’area cardiovascolare, con livello di qualità valutato come molto alto, ma anche fra le 11 struture italiane che nel 2022 hanno effettuato 200 o più interventi di bypass aorto-coronarico insieme all’ospedale del Cuore Pasquinucci di Pisa, il quale a sua volta è fra le strutture in grado di trattare infarti gravi con angioplastica coronarica entro 90 minuti dall’accesso in ospedale: non sono che alcuni dei dati relativi agli ospedali toscani che figurano nell’ultimo rapporto Pne (Piano nazionale esiti) dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali Agenas.

Il Pne 2023 – che elabora dati sulla qualità dell’assistenza ospedaliera relativi al 2022, con la ripresa delle attività chirurgiche post Covid – è stato presentato questa mattina a Roma, nella sala Folchi dell’azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata.

Non una classifica, ci tengono a sottolinare dall’agenzia, ma uno strumento per affinare le performance. Certo però di indicazioni qualitative ne dà eccome. E allora ecco come è andata per gli ospedali della Toscana.

Area cardiovascolare

Primato toscano per l'area cardiovascolare, con l'azienda ospedaliero universitaria di Careggi a Firenze che la spunta sul resto degli ospedali italiani, unica ad aver ottenuto un livello di valutazione "molto alto".

Nessun ospedale toscano centra invece la valutazione di livello di qualità "alto" ed entra dunque nella rosa dei primi 18 ospedali italiani per l'area in esame in cui fra gli altri figurano l'ospedale Umberto I di Torino, il San Raffaele di Milano, il Policlinico Universitario Gemelli di Roma e il Sant'Orsola di Bologna.

Infarti gravi trattati con angioplastica entro 90 minuti

Ogni attimo è prezioso per un infartuato, tanto che la patologia è fra quelle indicate come tempo dipendente. Ecco perché riuscire a effettuare un'angioplastica entro 90 minuti dall'accesso in ospedale fa spesso la differenza fra la sopravvivenza o meno del paziente.

Ebbene: in italia nel 2022 i pazienti gestiti con tempestività entro l'ora e mezzo sono stati in media il 57%. Nel 2020 erano stati il 56%.

In Toscana c'è uno degli ospedali che ha garantito le performance migliori sullo scenario di cura nazionale: si tratta dell'ospedale del Cuore Pasquinucci di Pisa, nella rosa di 10 in cui tra gli altri figurano l'ospedale degli Infermi di Ponderano-Biella, il Mater Domini di Catanzaro e il policlinico romano di Tor Vergata, questi ultimi due sono aziende ospedaliero-universitarie.

Volume di interventi di bypass aorto-coronarico

Sono 11 le strutture ospedaliere italiane che nel 2022 hanno effettuato 200 o più interventi di bypass aorto-coronarico. Fra questi ci sono anche due ospedali toscani: si tratta di nuovo dell'ospedale del Cuore Pasquinucci di Pisa e dell'azienda ospedaliero universitaria di Careggi a Firenze.

Gli altri 9 ospedali italiani virtuosi sono il Policlinico Universitario Agostino Gemelli  e il Policlinico Universitario Campus Biomedico di Roma, l'Aoor San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona a Salerno, il Villa Maria Cecilia Hospital di Cotignola Ospedale di Treviso, l'Umberto I - GM Lancisi di Ancona, il Santissima Annunziata a Chieti, il Mater Domini di Catanzaro, l'ospedale Civile di Legnano a Milano.

Area osteomuscolare

Nell'area osteomuscolare la Toscana piazza uno dei suoi ospedali fra i primi 28 d'Italia nel 2022. Si tratta dell'Ospedale Nuovo Valdarno di Montevarchi.

Aou toscane promosse per la chirurgia oncologica

Careggi a Firenze, Cisanello a Pisa, Le Scotte a Siena: tutte e tre le aziende ospedaliero universitarie toscane conquistano un posto al sole nelle valutazioni sulla chirurgia oncologica.

L'area viene valutata sulla base di tre indicatori: proporzione di nuovi interventi di resezione entro 120 giorni da un intervento chirurgico conservativo per tumore maligno della mammella (e almeno 135 interventi annui), mortalità a 30 giorni per l'intervento chirurgico per tumore al polmone (e almeno 85 interventi l’anno), mortalità a 30 giorni per l'intervento chirurgico per tumore al colon (e almeno 45 interventi l’anno).

Sono 116 gli ospedali che rispettano tutti e tre gli indicatori, e 28 strutture sono state valutate con un livello di qualità "alto". Fra queste, le Aou toscane. Fra gli altri ospedali italiani nella rosa dei magnifici 28 figurano il Federico II di Napoli, l'Umberto I e il Forlanini di Roma, il policlinico di Bari, il San Raffaele e l'Istituto europeo di Oncologia a Milano.


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