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Attualità venerdì 28 aprile 2023 ore 15:40

Fumano a 13 anni e sono in maggioranza femmine

ragazza fuma

Uno studio di sorveglianza dell'Istituto superiore di sanità fa il punto sui fumatori adolescenti in Italia in fascia d'età 13-15 anni



ROMA — Fumano già a 13 anni anche con regolarità, spesso in barba ai divieti, comprando per lo più le sigarette senza problemi nelle rivendite di tabacchi e per la prima volta sono più femmine che maschi: questo in estrema sintesi l'esito della quarta edizione della sorveglianza Global Youth Tobacco Survey (Gyts) diffusa dall'Istituto superiore di sanità e condotta ogni quattro anni su un campione di 13-15enni delle scuole italiane.

Ne emerge che in Italia uno studente di 13-15 anni su quattro ha usato almeno una volta nell’ultimo mese un prodotto tra sigarette, e-cig e prodotti a tabacco riscaldato (Htp) e quasi uno su tre ha fumato una sigaretta ‘tradizionale’ almeno una volta nella vita. 

L’indagine ha registrato anche una ancora non sufficiente adesione al divieto di fumo nelle scuole, una forte esposizione dei ragazzi al fumo passivo, a casa o in auto, e una grande accessibilità a tutti i prodotti nonostante i divieti.

Almeno una volta in un mese

Fra i principali risultati è in primo piano l'aspetto dell'abitudine al fumo e la definizione delle quote di current users, ovvero coloro che hanno utilizzato sigarette tradizionali/e-cig/Htp almeno un giorno nell’ultimo mese. 

Ebbene, fra i 13-15enni dal 2010 al 2022 la quota di current smokers è scesa in media dal 21% al 16% (ovvero dal 19% al 13% per i ragazzi e dal 22% al 17% per le ragazze). La grande maggioranza fa un uso concomitante di sigarette tradizionali, e-cig e prodotti a tabacco riscaldato, mentre solo il 2% del campione fa un utilizzo esclusivo di sigarette tradizionali.

Aumenta invece l’uso della e-cig che, rilevato per la prima volta con l’indagine del 2018, è salito in 4 anni dal 18% al 20% con riduzione fra i ragazzi dal 22% al 18% e un aumento fra le ragazze dal 13% al 21%.

Il dispositivo a tabacco riscaldato (Htp), per la prima volta registrato nell’indagine 2022, viene utilizzato dal 14% dei current users (12% maschi e 16% femmine).

Almeno un giorno nella vita

Ci sono poi gli ever users, ovvero coloro che hanno utilizzato sigarette tradizionali/e-cig/tabacco riscaldato almeno un giorno nella vita. La loro quota si è ridotta. 

Dal 2010 al 2022 per le sigarette la loro quota è passata dal 46% del 2010 al 33% del 2022. Calo anche per le sigarette elettroniche, con un balzo indietro dal 43% del 2018 al 33% del 2022. Per Htp il dato del 2022 è 23%.

“Questi numeri – sottolinea Valentina Minardi del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute (Cnapps) – fanno capire come ormai negli adolescenti si debba monitorare non solo l’utilizzo delle sigarette ‘tradizionali’, ma occorra prendere in considerazione tutti i prodotti in commercio che possono dare dipendenza da nicotina”.

Smetto quando voglio

I ragazzi pensano di poter smettere di fumare quando vogliono: "I ragazzi riportano una alta fiducia nella propria capacità di smettere di fumare, ma circa la metà dei fumatori di sigarette è a rischio dipendenza, fenomeno che è più importante per chi fa uso della sigaretta elettronica con nicotina", scrivono gli esperti nel loro report.

Tra i giovanissimi fumatori, il rischio più elevato di uso dei prodotti del tabacco e della sigaretta elettronica è per il genere femminile, e proprio le ragazzine sono più spesso tentate a voler fare il primo tiro o svapo.

Comprare le sigarette è facile

Il decreto Tabacchi datato 2016 ha inasprito le sanzioni per chi non osserva il divieto di vendita di sigarette ai minorenni, ma pare non essere bastato: "Un 13-15enne su 4 si è procurato le sigarette direttamente al tabaccaio (erano il 49% nel 2010) e il 14% dichiara di aver acquistato e-cig o HTP direttamente dai rivenditori", recita il rapporto di sorveglianza. 

C'è poi chi, ed è quasi la metà del campione, dichiara di avere ottenuto i prodotti da un parente o da un amico.

Comprare le sigarette alla fin fine è facile: "Tra i current smokers che hanno cercato di comprare le sigarette al tabaccaio, il 73% dichiara di non aver ricevuto alcun rifiuto dal venditore a causa della minore età (percentuale che nel 2010 raggiungeva il 92%), quote simili riguardano coloro che hanno cercato di acquistare e-cig o Htp", si legge nel report.

Il fumo passivo è anche a scuola

E' dal 2003 che il fumo è vietato nei locali chiusi, scuole incluse. E' stata la legge dell'allora ministro della salute Giacomo Sirchia a varare la legge di merito. Nel 2013, poi l'allora ministro della salute Beatrice Lorenzin ha inasprito i divieti estendendoli alle pertinenze esterne delle scuole.

Eppure 1 studente su 3 riporta di aver visto fumare qualcuno all’interno della propria scuola e il 58% nelle pertinenze esterne (cortili, parcheggi e via dicendo).

In altri ambiti, quasi la metà dei giovani intervistati (47%) dichiara che qualcuno ha fumato in casa in sua presenza (dato stabile rispetto al 2010 quando era del 49%).

Un adolescente su 4 ricorda di essere andato in auto con qualcuno che fumava in sua presenza negli ultimi 7 giorni.

Nota metodologica

Il Gyts è coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, è portato avanti in collaborazione con il Ministero della Salute e Who/Cdc di Atlanta e lavora in stretta sinergia con Ministero dell’Istruzione e del Merito. L’indagine nazionale ha coinvolto un campione rappresentativo di 2.069 13-15enni e, per la prima volta quest’anno, un totale di 17.713 ragazzi e ragazze costituito dai campioni rappresentativi di 8 Regioni/P.A. (P.A. di Trento, Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Lazio, Calabria e Puglia).


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