Attualità mercoledì 12 aprile 2023 ore 19:10
Lupi e predatori all'assalto 500 volte l'anno
Dopo il caso della donna morsa da un esemplare a Porcari, gli allevatori toscani contano i danni provocati dagli attacchi nelle stalle
TOSCANA — Sono quasi 2.500 gli eventi di predazione avvenuti in Toscana a danno delle aziende zootecniche nell'arco degli ultimi 5 anni: 500 all’anno, oltre uno al giorno. A patire di più sono stati gli allevatori di capre e pecore con 7 mila capi uccisi e quasi il 17% degli allevamenti danneggiati 4 o più volte in un anno solare, con costi per la comunità in termini di indennizzi pari a 2,7 milioni di euro fra il 2015 e il 2019.
I dati arrivano dallo studio sulla materia effettuato dall'Ispra, l'istituto nazionale di protezione ambientale, ed è Coldiretti Toscana a diffonderli all'indomani della notizia della donna di Porcari morsa a una mano da un esemplare nel tentativo di difendere il suo cane.
Secondo lo studio di Life WolfAlps Eu sono circa 3.300 gli esemplari di lupo in Italia, con una probabilità di presenza molto elevata in Toscana dove la specie ha colonizzato quasi la totalità degli ambienti idonei e dove non è più inusuale incontrarlo anche vicino ai centri abitati, come testimoniato da ripetuti avvistamenti su tutto il territorio regionale da nord a sud, dall'entroterra alla costa.
L'economia zootecnica ne risulta provata, se non addirittura minata: "Le predazioni sono la principale causa della chiusura di molti allevamenti nella nostra regione, al pari dei cinghiali per le aziende agricole tradizionali, con gravi ripercussioni sulla biodiversità, sull’occupazione e sulla manutenzione del territorio", afferma il presidente di Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi che invita a trovare una via di equilibrio che preservi la specie in purezza senza generare criticità per la sopravvivenza di aziende e allevamenti.
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