Attualità mercoledì 09 ottobre 2024 ore 08:30
Sanità, il 5,6% delle famiglie rinuncia a curarsi
La percentuale toscana è inferiore a quella nazionale. Liste d'attesa e motivi economici alla base del fenomeno. Chiaroscuro sugli obiettivi Pnrr
TOSCANA — Liste d'attesa lunghe e bilanci domestici che impediscono di ricorrere alla sanità privato: così in Toscana il 5,6% delle famiglie rinuncia a curarsi, percentuale sì inferiore a quella media nazionale del 7,6% ma comunque spia di un fenomeno significativo.
Il dato è quello del 2023, cristallizzato nel VII Rapporto Gimbe sul Servizio sanitario nazionale. Rispetto al 2022 la percentuale è diminuita: era infatti del 6,8%.
Anche la consistenza del personale sanitario rispetto alla popolazione è migliore di quello medio italiano: con 2,53 medici dipendenti per mille abitanti (media Italia 2,11) la Toscana si colloca addirittura al secondo posto in Italia.
Quanto agli infermieri, risultano 6,25 per mille abitanti (media Italia 5,13).
Obiettivi Pnrr
E rispetto al Pnrr, a che punto è la Toscana sulla via per centrarli entro il 2026? Il cammino è iniziato: ci sono 8 Case di comunità attive rispetto alle 76 previste (11% a fronte di una media nazionale del 19%) e 35 Centrali operative territoriali (Cot) operative sulle 37 previste entro la fine di quest'anno (95% a fronte di una media Italia del 59%).
Toscana in affanno invece per gli Ospedali di comunità (Odc): entro il 2026 è prevista l'attivazione di 23 strutture, ma al momento Gimbe non ne ha rilevata alcuna (0%, media nazionale 13%).
Bene invece l'aumento dei posti letto di terapia intensiva: al 31 Luglio 2024 la Regione ne aveva realizzati il 60% (media Italia 52%), mentre per i posti letto aggiuntivi di terapia sub-intensiva alla stessa data ne risultavano attivati il 61% (media Italia 52%).
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