Attualità martedì 29 agosto 2023 ore 16:20
Nelle vigne toscane è l'era dei turisti vendemmiatori
Un apposito protocollo regola la nuova opportunità che si inserisce nella filiera dell'enoturismo, destagionalizzandolo, per un'esperienza immersiva
TOSCANA — E' boom di turisti vendemmiatori nelle vigne toscane dove la vendemmia turistica rappresenta la novità dell'anno. A regolare la prestazione breve e non retribuita che si inserisce nella filiera dell'enoturismo, destagionalizzandolo, c'è un apposito protocollo siglato dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro e dall'Associazione Nazionale Città del Vino e salutato con favore da Coldiretti Toscana.
La vendemmia turistica consente ai visitatori vacanzieri di partecipare personalmente ed attivamente allo stacco dei grappoli e alle fasi di pigiatura e vinificazione, assicurando un'esperienza immersiva nel contesto della vendemmia.
Del resto l’enoturismo regionale è primo in Italia con 15 milioni di enoturisti e 2,65 miliardi di euro di fatturato prima del Covid. Ebbene adesso il settore è pronto per un ulteriore upgrade dell’offerta turistico enogastronomica proponendo a fianco di degustazioni, visite nelle cantine, tour nei vigneti, da vivere sempre però da spettatore, anche la possibilità di vestire i panni del vignaiolo per un giorno.
Il protocollo è stato siglato lo scorso 12 Luglio e fornisce le linee guida per la cosiddetta 'vendemmia turistica', attività di raccolta dell’uva, non retribuita, di breve durata, episodica, circoscritta ad appositi spazi delimitati, avente carattere culturale e ricreativo, svolta da turisti e correlata preferibilmente al soggiorno in strutture ricettive del territorio e/o alla visita e degustazione delle cantine locali nell’ambito di un’offerta turistica di tipo integrato.
“La vendemmia turistica - spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana - può dare un nuovo impulso alle economie dei territori e alla destagionalizzazione dell’enoturismo che vede la nostra regione ai vertici nazionali. Era importante mettere in trasparenza questa attività evitando antipatici equivoci o malintesi con le autorità preposte ai controlli. Le aziende vitivinicole possono finalmente programmare ed organizzare al meglio anche questa nuova forma di turismo che consente di offrire un’esperienza indimenticabile a turisti ed appassionati di vino”.
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