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Attualità martedì 31 gennaio 2023 ore 19:00

Nel 2022 in Toscana 55 vittime del lavoro

operai su un ponteggio
Il settore più esposto a rischio nel 2022 è stato quello delle costruzioni

La Toscana si colloca in fascia di rischio arancio per infortuni fatali, esclusi quelli per Covid e in itinere. I dati anche provincia per provincia



MESTRE — Sono state 55 le morti sul lavoro non Covid e non itinere registrate in Toscana nel 2022, con un'incidenza infortunistica che colloca la Toscana tra le regioni in fascia arancione di rischio: questa la valutazione formulata dall'Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre, in elaborazione di dati Inail.

Quanto a numeri assoluti, a guidare la classifica del maggior numero di vittime del lavoro è la Lombardia (124), ovvero la regione con la più alta popolazione lavorativa in Italia. 

La Toscana con 55 vittime (nella rilevazione del mese precedente, ovvero fino a Novembre 2022, i deceduti sul lavoro erano 51) si colloca al settimo posto dopo appunto la Lombardia, poi Veneto (74), Campania (70), Lazio (70), Piemonte (63) e l'Emilia Romagna (59).

L’Osservatorio mestrino elabora mensilmente la zonizzazione del rischio di morte per i lavoratori italiani, descritto dividendo lo Stivale a colori. E se a Dicembre 2022 a finire in zona rossa sono Valle D’Aosta, Trentino-Alto Adige, Basilicata, Marche, Umbria e Campania, in zona arancione insieme alla Toscana si collocano Puglia, Calabria, Sicilia, Piemonte e Veneto

La mappa a colori del rischio morti bianche nel 2022 (Fonte: Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering)

La mappa a colori del rischio morti bianche nel 2022 (Fonte: Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering)

Ma ecco invece il dettaglio sulle morti bianche in Toscana provincia per provincia tra Gennaio e Dicembre 2022 in ordine di incidenza:

  • Grosseto: 6 infortuni mortali su 93.153 occupati, 13° posto tra le province italiane con incidenza sugli occupati del 64,4
  • Arezzo: 8 infortuni mortali su 145.036 occupati, 22° posto tra le province italiane con incidenza sugli occupati del 55,2
  • Prato: 5 infortuni mortali su 109.410 occupati, 33° posto tra le province italiane con incidenza sugli occupati del 45,7
  • Siena: 5 infortuni mortali su 111.812 occupati, 34° posto tra le province italiane con incidenza del 44,7
  • Pisa: 7 infortuni mortali su 180.368 occupati, 43° posto tra le province italiane con incidenza del 38,8
  • Firenze: 14 infortuni mortali su 429.547 occupati, 55° posto tra le province italiane con incidenza del 32,6
  • Lucca: 4 infortuni mortali su 152.164 occupati, 67° posto tra le province italiane con incidenza del 26,3
  • Pistoia: 3 infortuni mortale su 118.972 occupati, 69° posto tra le province italiane con incidenza del 25,2
  • Livorno: 3 infortuni mortali su 133.952 occupati, 76° posto tra le province italiane con incidenza sugli occupati del 22,4
  • Massa-Carrara: non risultano infortuni mortali

In generale costruzioni, trasporti e magazzinaggio e manifatturiero risultano i settori più colpiti, mentre la fascia d'età con la mortalità più alta risulta quella tra i 55 e i 64 anni.


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