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Attualità mercoledì 14 aprile 2021 ore 17:41

Addio a Maia, vigile del fuoco a quattro zampe

il cane vigile del fuoco Maia
Maia, cane vigile del fuoco

Anche i pompieri, a volte, scodinzolano. Maia lo faceva anche ogni volta che col suo fiuto riusciva a soccorrere qualcuno nei teatri di crisi



MASSA CARRARA — Anche i pompieri, a volte, scodinzolano. Il cane vigile del fuoco Maia, in forza al comando provinciale di Massa Carrara lo faceva anche ogni volta che col suo fiuto riusciva a soccorrere qualcuno nei teatri di crisi. Adesso lei non c'è più. La vigile del fuoco a quattro zampe si è spenta dopo aver lottato contro una brutta malattia dal giugno 2018. 

Il male l'aveva costretta a rimanere a riposo. Nonostante le costanti cure e l’affetto profondo del suo conduttore, Maia non è riuscita a superare la malattia e il 5 aprile 2021 ha lasciato nella tristezza più profonda il suo conduttore stesso e tutti i vigili del fuoco di Massa Carrara. Oggi il comando vuole ricordare il suo vigile del fuoco a quattro zampe.

La storia di Maia nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco inizia a marzo 2011 quando, dopo aver superato un test di verifica e monitoraggio delle sue capacità in ambito del soccorso, entra con il suo conduttore Silvio Zurlini in formazione sotto la direzione regionale toscana del corpo.

L’ambizione di diventare una nuova unità cinofila diventa realtà il 14 febbraio 2014. Da quel giorno, Maia e il suo conduttore hanno cominciato a fare ricerche in molte regioni italiane – Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Umbria e, ovviamente, Toscana – interessate da varie emergenze. Tra i molteplici interventi portati a buon fine, si ricorda la sua condotta durante il terremoto di Amatrice, quando Maia riuscì a individuare due vittime lì dove altri cani erano già passati senza però fiutare nulla: il suo contributo fu davvero fondamentale.

Ha partecipato, inoltre, alle ricerche organizzate in seguito al grave incidente avvenuto nel 2016 alle cave di marmo di Carrara e a quelle organizzate in seguito all’alluvione di Livorno del 2017. In queste occasioni, Maia ha dimostrato le sue ottime capacità, svolgendo sempre al meglio il suo lavoro e guadagnandosi la stima delle decine di persone operavano sul sito. 


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