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Cronaca lunedì 12 luglio 2021 ore 11:49

Marijuana in cantina ma l'odore lo tradisce

Senza lavoro, incensurato, aveva allestito di tutto punto uno spazio per coltivare cannabis che poi essiccava su uno stendino nell'armadio



CARRARA — Senza lavoro, incensurato, in cantina aveva allestito di tutto punto una serra per coltivare le piante di cannabis con tanto di lampade ad alto voltaggio per simulare la luce solare e l'impianto di areazione per far crescere al meglio le piantine. L'essiccatoio? Un armadio dove i rami venivano tesi su uno stendino. A tradire il coltivatore artigianale però è stato il forte e caratteristico odore sprigionato dalle piantine. I carabinieri sono giunti sul posto scoprendo l'attività e hanno denunciato l'uomo, 45 anni, per coltivazione e detenzione illecita di marijuana.

L’indagine ha avuto inizio da una segnalazione da parte di alcuni residenti del centro storico che da qualche giorno avevano lamentato la presenza di uno strano odore che si sentiva dalla strada. La notizia è giunta all’orecchio dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Carrara, che a quel punto hanno raggiunto la località segnalata per fare delle verifiche. 

Durante il sopralluogo, i militari hanno appurato che quell’odore effettivamente molto forte che si sentiva per la strada era molto simile all'inconfondibile fragranza della cannabis. A loro è bastato un colpo d'occhio per individuare la finestra di una cantina in cui qualcosa non andava. Il locale risultava nella disponibilità di un 45enne incensurato in passato già segnalato come consumatore di sostanze stupefacenti.

Quando sono entrati nella cantina insieme al proprietario, i carabinieri hanno trovato una vera e propria coltivazione indoor di cannabis allestita dentro due grow box, un tipo di tenda professionale che si può trovare anche a costi contenuti su internet. Una volta attrezzata con adeguati kit di illuminazione e fertilizzanti, la tenda crea artificialmente le condizioni ideali per qualsiasi tipo di coltivazione, compresa la marijuana. 

In pratica il 45enne con estrema cura e perizia aveva messo in piedi dentro un locale di pochi metri quadrati, una coltivazione di cannabis casalinga che in gergo viene definita dagli investigatori 'fuori sistema', ovvero slegata da organizzazioni criminali. Le due serre domestiche scoperte dai carabinieri di Carrara erano organizzate di tutto punto con ventilatori elettrici, filtri d’aria con relative tubazioni, numerose lampade di vario tipo per riscaldare l’ambiente e favorire la crescita delle piante, temporizzatori, termometri e fertilizzanti. 

All’interno sono state poi trovate 14 piante di varia altezza, tutte ben curate e in avanzato stato di maturazione, invece dentro un armadio adibito ad essiccatoio, appesi ad uno stendino, c’erano decine di rami di cannabis del peso complessivo di quasi un chilo.

Dopo aver smontato tutte le apparecchiature, i carabinieri hanno passato al setaccio l’abitazione del 45enne, dove è stato trovato un contenitore con dentro una sessantina di grammi di marijuana già essiccata, probabilmente il frutto di una produzione precedente. Tutte le piante e il materiale sequestrato verrà ora analizzato per determinare esattamente la qualità dello stupefacente e la quantità di principio attivo presente.

L’uomo, che per difendersi ha dichiarato di fare uso di marijuana per i suoi effetti rilassanti e terapeutici contro ogni sensazione di dolore, è stato denunciato per coltivazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Sono in corso ulteriori indagini per capire se abbia fatto tutto da solo, oppure se ci siano altri soggetti con il pollice verde che lo hanno aiutato a costruire un impianto per la produzione di marijuana fatto così bene.


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