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Attualità mercoledì 05 aprile 2017 ore 10:05

Crollo delle importazioni fa eccezione la nautica

Esportazioni ancora in flessione (-10,1%). Torna a correre la nautica quasi decuplicato il suo fatturato passando da 9 a 40milioni di euro in un anno



CARRARA — In sofferenza la metalmeccanica legata alla Nuova Pignone ed il lapideo. Dopo aver toccato la quota record di 2 miliardi di euro l’export in provincia di Massa Carrara fa segnare una prima battuta d’arresto nell’anno appena concluso. Ad incidere, questa volta in maniera negativa, sono ancora la Nuova Pignone, che era stata determinante in passato, e le esportazioni di marmo, granito e materiale grezzo. I valori di esportazioni, pari a 1.853milioni di euro, hanno subito un calo di 207 milioni di euro. Un dato in controtendenza sia a livello regionale (+o,6%), sia nazionale (+1,2%). A fornire un’analisi ancora una volta puntuale e precisa è l’Istituto di Studi e Ricerche della Camera di Commercio di Massa Carrara che ha elaborato i dati dell’Istat. 

“La lettura conferma purtroppo le preoccupazioni che avevamo manifestato a conclusione dell’anno 2015 quando sottolineavamo che l’andamento complessivo dell’interscambio commerciale aveva chiaramente mostrato una tendenza al peggioramento con una perdita del 9%. – analizza Vincenzo Tongiani, Presidente Isr – L’ulteriore diminuzione dei volumi economici è sicuramente stata determinata da due dei comparti a più forte propensione verso l’export come la metalmeccanica ed il lapideo che insieme rappresentano l’83% dei prodotti che le nostre aziende vendono all’estero. Per il futuro siamo però ottimisti perché stiamo parlando di due macrosettori ad altissima penetrabilità internazionale”. Per Dino Sodini, Presidente della Camera di Commercio si tratta di una “fase di assestamento prevedibile dopo anni incredibili di crescita esponenziale. Finalmente si intravedono segnali incoraggianti dalla diportistica che negli ultimi anni ha sofferto tantissimo. E’ un settore strategico per il nostro territorio dove sono insediati 159 cantieri specializzati nella costruzioni di imbarcazioni. Il fatturato della cantieristica dipende per il 90% dall’export: la riattivazione di queste fette di mercato è importante per tutto il nostro territorio”.


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