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Attualità lunedì 18 maggio 2020 ore 13:01

La lettera per la maestra Enrica in pensione

La maestra Enrica

I genitori dei bimbi dell'asilo comunale di Montignoso hanno salutato la maestra Enrica Bianchini andata in pensione con una commovente lettera



MONTIGNOSO — Una commovente lettera dedicata alla maestra Enrica Bianchini, educatrice e coordinatrice del nido di Montignoso, piena di riconoscenza da parte di un gruppo di genitori, desiderosi di esprimere attraverso poche righe, un ringraziamento speciale che parte dal profondo del cuore.  che noi pubblichiamo con piacere integralmente.

“Maestra Enrica, non appena pronunciamo il tuo nome d’improvviso salgono alla mente numerosi ricordi: ricordi che si alternano, accavallano, si rincorrono, quasi ci assalgono per la forza impetuosa che rivelano: la mente cerca invano un filo conduttore che dia loro un senso ma...come si può riuscire a circoscrivere all’interno di un quadro qualcuno che in un quadro non è mai stato?

Voce fuori dal coro che ha contribuito ad aprire l’asilo di Montignoso forgiandolo a sua immagine e somiglianza: aperto, accogliente, familiare, seppur retto da saldi principi pedagogici, pionieristici per l’epoca; un nido a spazi aperti, che tira giù i preconcetti, le barriere di ogni tipo, nido aperto alla famiglia, al paese, dove si dispensano sorrisi e consigli per tutti.

Sei stata in grado di far brillare ciascuna delle piccole stelle affidate a trasformarle in sole caldo, luminoso e raggiante; hai saputo rassicurare anche noi genitori in un momento delicato come quello che segue la nascita dei figli, che segna il primo distacco dai bambini dalla famiglia e crea ansie e timori; durante l’inserimento al nido sei riuscita a far in modo che ogni bimbo e anche ogni genitore si sentisse pienamente accolto, e a suo agio, padrone, come ti piace da sempre ripetere, e non ospite della struttura.

Sei stata di dar voce persino agli...arredi scolastici: un tavolo antico, un mazzo di fiori di campo, una lavagna, sono un segno inequivocabile del tuo passaggio, come le scritte che fanno capolino con frasi che fanno riflettere gli adulti, qualche seme gettato qua e là, senza essere troppo invadente, da portarsi a casa, e far germogliare.

Come recita la frase cara a Kierkegaard “Ciò che l’insegnante è, è più importante di ciò che insegna”, ci sentiamo di dire che ci sono maestre che lasciano il segno, che insegnano oltre che con le parole con il loro modo di essere. Oggi ci sentiamo onorati di averti affidato i nostri figli, e ti ringraziamo per la disponibilità, per l’entusiasmo, e la passione che in questi anni ti ha resa speciale ed unica…

E’ difficile immaginare il prossimo anno scolastico senza di te, ma ci auguriamo che possa conservare nel tuo cuore le storie, le voci e i volti dei nostri bambini. Sappiamo che non ti godrai appieno la pensione, perché dando vita ad una tua passione, andando controcorrente, da instancabile come sei, aprirai presto un negozio vintage in via Sforza, proprio vicino all’asilo, dove siamo sicuri sarai sempre disponibile a dispensare un sorriso e un consiglio a chi ne avrà bisogno.

Ti vogliamo bene.

Per “colpa” della pensione l’asilo comunale di Montignoso perde la sua colonna portante: la maestra Enrica, educatrice e coordinatrice storica del nido di Montignoso si appresta infatti a lasciare il nido che aveva inaugurato nell’ormai lontano 1984.

“Maestra Enrica, non appena pronunciamo il tuo nome d’improvviso salgono alla mente numerosi ricordi: ricordi che si alternano, accavallano, si rincorrono, quasi ci assalgono per la forza impetuosa che rivelano: la mente cerca invano un filo conduttore che dia loro un senso ma...come si può riuscire a circoscrivere all’interno di un quadro qualcuno che in un quadro non è mai stato?

Voce fuori dal coro che ha contribuito ad aprire l’asilo di Montignoso forgiandolo a sua immagine e somiglianza: aperto, accogliente, familiare, seppur retto da saldi principi pedagogici, pionieristici per l’epoca; un nido a spazi aperti, che tira giù i preconcetti, le barriere di ogni tipo, nido aperto alla famiglia, al paese, dove si dispensano sorrisi e consigli per tutti.

Sei stata in grado di far brillare ciascuna delle piccole stelle affidate a trasformarle in sole caldo, luminoso e raggiante; hai saputo rassicurare anche noi genitori in un momento delicato come quello che segue la nascita dei figli, che segna il primo distacco dai bambini dalla famiglia e crea ansie e timori; durante l’inserimento al nido sei riuscita a far in modo che ogni bimbo e anche ogni genitore si sentisse pienamente accolto, e a suo agio, padrone, come ti piace da sempre ripetere, e non ospite della struttura.

Sei stata di dar voce persino agli...arredi scolastici: un tavolo antico, un mazzo di fiori di campo, una lavagna, sono un segno inequivocabile del tuo passaggio, come le scritte che fanno capolino con frasi che fanno riflettere gli adulti, qualche seme gettato qua e là, senza essere troppo invadente, da portarsi a casa, e far germogliare.

Come recita la frase cara a Kierkegaard “Ciò che l’insegnante è, è più importante di ciò che insegna”, ci sentiamo di dire che ci sono maestre che lasciano il segno, che insegnano oltre che con le parole con il loro modo di essere. Oggi ci sentiamo onorati di averti affidato i nostri figli, e ti ringraziamo per la disponibilità, per l’entusiasmo, e la passione che in questi anni ti ha resa speciale ed unica…

E’ difficile immaginare il prossimo anno scolastico senza di te, ma ci auguriamo che possa conservare nel tuo cuore le storie, le voci e i volti dei nostri bambini. Sappiamo che non ti godrai appieno la pensione, perché dando vita ad una tua passione, andando controcorrente, da instancabile come sei, aprirai presto un negozio vintage in via Sforza, proprio vicino all’asilo, dove siamo sicuri sarai sempre disponibile a dispensare un sorriso e un consiglio a chi ne avrà bisogno.

Ti vogliamo bene.


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