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Attualità giovedì 11 dicembre 2014 ore 14:05

"Non possono chiudere il gas, ci tolgono aria"

Il presidente Buffoni commenta i prelievi alle province: "Non chiamateli tagli, quelli sono soldi nostri". E lancia un'idea: "Lasciamo tutti gli incarichi"



MASSA CARRARA — Soldi del territorio che vanno via fino allo Stato. “A ottobre la Provincia di Massa Carrara ha staccato un assegno, intestandolo allo Stato, di circa 1 milione 300mila euro - ha detto il presidente Narciso Buffoni -. A giugno il prelievo era stato di circa 470mila euro. Nel 2015 se sarà confermata la legge di stabilità secondo lo schema noto dovremo staccarne uno, sempre con intestatario lo Stato, di 4 milioni e 376 mila euro e questo in barba al principio del federalismo fiscale”.

Secondo Buffoni la sua, ma neppure le altre province italiane, in questo modo, con questo prelievo, nel 2015 non potranno "chiudere una qualsiasi ipotesi di bilancio, aprendo le porte al dissesto, un dissesto, sia chiaro, non per demeriti propri di una qualche gestione finanziaria allegra, ma indotto dallo stato centrale e dalle scelte governative: usando una metafora potremmo dire che non potendo più chiudere il gas ci sottraggono l’aria".

In sostanza, secondo Buffoni, quelli spacciati per tagli alle province, tagli non sono, visto che "da anni non riceviamo più nulla. In realtà sono somme che noi preleviamo dalle nostre entrate autonome e che siamo costretti a girare allo stato. È bene che i nostri cittadini sappiano come stanno le cose: sono soldi che potremmo spendere sul territorio per le nostre esigenze e che confluiscono invece in questo modo nella fiscalità generale, senza nessuna certezza che un solo centesimo di quello che diamo possa poi ricadere sulla nostra Provincia. Non chiamiamoli più tagli, ma piuttosto prelievi forzosi".

"Dal 2011 al 2015, tenendo conto delle stime sulla legge di stabilità, tra tagli regionali, statali e prelievi forzosi arriveremo a una cifra che rasenta i 19 milioni in meno: nel 2010 le entrate proprie annue della Provincia erano di circa 28 milioni di euro, quindi il 68 per cento in meno. Cioè se quattro anni fa avevamo 100 il prossimo anno avremo 32".

Ma Buffoni non si ferma alle disamine e lancia una proposta vera agli altri presidenti nel corso della riunione dell’unione delle province toscane: "Dobbiamo prendere in considerazione anche l’estrema ipotesi di lasciare i nostri incarichi. Non sono disponibile a fare il commissario liquidatore di questo ente. Se questa è la volontà del Governo lo faccia il Governo direttamente assumendosene le responsabilità". 


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