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Attualità lunedì 14 novembre 2016 ore 09:30

​Profughi, un business da controllare

La richiesta di intervento arriva dal consigliere forzista Benedetti che tramite un esposto rivolto al sindaco, alla guardia di finanza e al prefetto



MASSA — Secondo quanto si apprende dall’esposto di Benedetti, ci sarebbero delle associazioni che sono state costruite e costituite nottetempo per lucrare sulla questione dell’accoglienza dei profughi.

“Il problema – sostiene Benedetti - è la mancanza di concertazione tra Prefettura e Comune, per cui, l'organo amministrativo più importante del territorio non ha strumenti per interagire con il Ministero e nessuna possibilità di controllare e fermare l'arrivo dei migranti e neanche l'attività dei soggetti che li ospitano.”

Da qualche giorno – prosegue il consigliere forzista - 20 profughi sono ospiti di un alloggio privato di via Carducci, dietro la ex pizzeria Pazze' affittato, sembrerebbe per € 2000 al mese, ad una associazione privata costituita ad hoc per operare nel sistema accoglienza. I conti sono presto fatti : 20 persone x 35 euro al giorno fa 700 euro al giorno e la bella cifra di 21.000 euro al mese, a fronte di una spesa presunta totale pari a € 10.000 euro quindi con un avanzo mensile di euro 11.000 che moltiplicato per i 12 mesi diventano ben 132.000 euro all' anno.

Una situazione fuori controllo che rischia di degenerare anche perché - prosegue nell’esposto il consigliere di forza Italia - tutto ciò avviene al di fuori del progetto SPRAR e deciso dalla sola Prefettura che nel merito aveva riaperto il bando per la presentazione dei progetti di accoglienza prorogandolo fino al 17.10.2016. Per quanti motivi – conclude Benedetti - , annuncio lo svolgimento di una serie di iniziative tese a limitare o fermare il fenomeno dei profughi nel nostro comune, invitando il Sindaco volpi ad intervenire e a rinunciare al proprio ruolo di comune capofila del progetto SPRAR. Chiedo, inoltre, alla Guardia di Finanza di avviare delle indagini circa il business del profugo, accertando la regolarità della contabilità e dell' operato delle varie associazioni e cooperative che operano nel settore, compreso una verifica complessiva riguardo il rischio e l'ipotesi che qualcuno di questi soggetti possa in qualche modo sottrarre denaro producendo utile non documentato e quindi un' evasione fiscale.”


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