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Attualità sabato 30 gennaio 2021 ore 17:26

Grido di dolore degli agriturismi, "Basta Tari"

tasse

Da Coldiretti arriva la richiesta di eliminazione della tariffa per i circa 100 operatori della provincia. Solo in Lunigiana a rischio 30mila presenze



PROVINCIA DI MASSA CARRARA — "Azzerare la Tari per sostenere i 100 agriturismi della provincia di Massa Carrara che da un anno stanno lottando per sopravvivere stretti fra lockdown, misure anti contagio e limiti agli spostamenti con il crollo del turismo e il blocco della ristorazione": è l’appello lanciato da Coldiretti Terranostra ai comuni della provincia di Massa Carrara perché cancellino la tassa rifiuti per il 2021, così da dare respiro alle aziende che hanno già perso oltre un miliardo di euro nell’ultimo anno a causa dell’emergenza Covid-19.

Quello degli operatori del settore è un autentico grido di dolore, e perciò chiedono aiuto agli enti locali. Secondo una stima di Coldiretti, nella provincia di Massa Carrara la Tari vale tra i 200 ed i 300mila euro. La richiesta di rivedere la tariffa si basa su una previsione bigia: "Non riusciremo a recuperare le perdite del periodo pandemico in pochi mesi. Serviranno, se tutto andrà bene e la pandemia sarà un ricordo, dai tre ai cinque anni”, afferma l'organismo.

“Le misure restrittive adottate per contrastare il diffondersi dell’epidemia stanno determinando una forte contrazione delle attività multifunzionali delle imprese agricole le quali, nonostante tutto – spiega Francesca Ferrari, presidente Coldiretti Massa Carrara - non hanno interrotto le attività principali di coltivazione e di allevamento e continuano a garantire la produzione di cibo, pur in presenza di una forte concorrenza di alimenti stranieri sui banchi dei supermercati. Ma la chiusura delle attività agrituristiche sta mettendo a rischio un intero comparto legato al turismo e al territorio che nella sola Lunigiana vale 30 mila presenze. Per superare la crisi – spiega ancora - occorrono misure finanziarie in grado di sostenere la capacità economica e produttiva delle nostre imprese”.


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