Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 18:00 METEO:MASSA CARRARA10°19°  QuiNews.net
Qui News massacarrara, Cronaca, Sport, Notizie Locali massacarrara
sabato 27 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Meloni: «Papa Francesco parteciperà a G7 a tavolo su intelligenza artificiale»

Attualità lunedì 03 aprile 2017 ore 14:44

Distruzione del raccolto dopo il caso di favismo

Stop alla coltivazione in un raggio di 500 metri dalla casa e dalla scuola di un bambino affetto dalla patologia. Le imprese vogliono un indennizzo



MASSA — Stop alla coltivazione della Vicia Faba nella piana di Massa a causa della presenza di un bambino affetto da favismo. 

Il favismo è una patologia iceberg dovuta alla mancanza dell’enzima glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, la cui carenza può provocare gravi crisi emolitiche non solo per l’assunzione via orale delle fave, ma anche per l’inalazione del polline delle stesse. 

Il Comune di Massa, con una ordinanza, ha di fatto vietato la coltivazione in un raggio di 500 metri dall’abitazione del bambino e dalla scuola che frequenta. Un muro entro il quale, secondo l’amministrazione comunale, non si potranno coltivare le fave. Almeno per quest’anno. Niente fave e pecorino dunque. L’ordinanza ha lasciato di stucco Coldiretti informata tardivamente, e a coltivazione già avanzata, del divieto. Per le imprese è un colpo da ko. “Sulla salute non si scherza. Nemmeno in questo caso che crea enorme disagio e preoccupazione alle imprese. La presenza di un bambino afflitto da questa patologia, in quell’area, rappresenta però un grande ostacolo alla produzione delle fave e all’attività delle imprese agricole che subiranno un danno economico molto importante in questa stagione. – spiega Vincenzo Tongiani, Presidente Coldiretti Massa Carrara – La coltivazione di fave, in questo periodo dell’anno, è una delle produzioni più importanti e diffuse proprio in quell’area. L’ordinanza del Comune è arrivata tardi. – spiega ancora – La portata di un divieto che avrà inevitabili ripercussioni sulla salute delle imprese." 

Per Coldiretti l’ordinanza sarebbe dovuta essere emessa a gennaio, e non a marzo, periodo in cui questa particolare coltura è prossima al rinnovo. 


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
L'impianto per il trattamento dei rifiuti organici è sorto dove prima si trovava una discarica ed è dedicato alla produzione di biogas e compost
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Federica Giusti

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Lavoro

Attualità

Cronaca