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Attualità venerdì 03 luglio 2015 ore 17:46
E' allarme siccità

Si preannuncia un'estate particolarmente siccitosa, Gaia annuncia problemi idrici in alcune zone collinari e montane alimentate da sorgenti
MASSA CARRARA — E’ allarme siccità in alcune zone collinari e montane alimentate da
sorgenti e servite da GAIA S.p.A., Gestore del servizio idrico per le
province di Lucca, Massa Carrara e Pistoia. Infatti, si preannuncia
un'estate particolarmente siccitosa, con piogge inferiori del 60% circa
rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. GAIA, che costantemente
monitora l’andamento dell’approvvigionamento idrico nei diversi punti
del territorio, lancia un serio avvertimento per una situazione della
potrebbe rivelarsi a rischio, specie in previsione dei flussi migratori
turistici stagionali che graveranno sui piccoli impianti acquedottistici
delle frazioni.
Cosa si può fare per prevenire e limitare i disagi?
L’attuale Regolamento del Servizio Idrico Integrato prevede
esplicitamente l'uso dell’acqua del pubblico acquedotto solo per
l’alimentazione, per i servizi igienici e per gli altri impieghi di
natura domestica effettuati all’interno delle unità abitative e delle
loro pertinenze.
Niente acqua potabile, dunque, per innaffiare i
giardini né per lavare automobili, né per riempire piscine. Tutti
comportamenti virtuosi da osservare in qualsiasi momento dell’anno, e
che in questo periodo diventano davvero fondamentali.
Il rischio è
quello di incorrere in pesanti sanzioni: Il Regolamento prevede infatti
che in caso di inosservanza delle disposizioni, GAIA S.p.A. provveda ad
addebitare € 250,00, nel caso di accertati usi impropri, € 500,00, nel
caso di accertati prelievi abusivi, € 350,00, nel caso di accertata
manomissione degli impianti del Gestore, fino alla disattivazione
dell’erogazione, senza obbligo di preavviso alcuno.
I comuni, in
cui GAIA S.p.A. gestisce il Servizio Idrico Integrato, provvederanno ad
emettere apposita ordinanza sindacale e vigileranno con i propri corpi
di Polizia Municipale, insieme ai dipendenti della Società, affinchè
vengano segnalati gli abusi di singoli che avrebbero come conseguenza un
disservizio su una larga fascia di popolazione. Pertanto GAIA invita
tutti i suoi utenti a leggere con attenzione il seguente VADEMECUM e di
attenersi con scrupolo a quanto prescritto.
VADEMECUM PER IL RISPARMIO DELLA RISORSA IDRICA
E’
rigorosamente vietato l’uso dell’acqua del pubblico acquedotto per usi
impropri e sono vietati i prelievi abusivi, ed in particolare:
a.
Prelevare acqua dalle fontane pubbliche per usi diversi
dall’alimentazione, dai servizi igienici e dagli altri impieghi ordinari
domestici e, comunque, applicando alle bocche delle fontane tubi di
gomma o d’altro materiale equivalente, allo scopo di convogliare acqua;
b.
prelevare acqua dalla bocche d’innaffiamento stradale e dei pubblici
giardini, nonché di lavaggio delle fognature, se non da persone a ciò
autorizzate e per gli usi cui tali prese sono destinate;
c. prelevare acqua dagli idranti antincendio installati nelle strade se non per spegnimento di incendi.
GAIA
avvisa che i casi di cui sopra costituiscono violazione del Codice
Penale e potranno essere denunciati alle Autorità competenti.
Ai sensi degli artt.7, 8, 9 e 15 del D.P.G.R. n. 29/R, inoltre:
- È vietato l’utilizzo di acqua proveniente da pubblico acquedotto per scopi irrigui connessi con attività produttiva;
-
È vietato alimentare con acqua proveniente da pubblico acquedotto gli
impianti di irrigazione a servizio di superfici di orti e giardini
privati o pubblici;
- È fatto divieto di utilizzare acqua proveniente
dal pubblico acquedotto per innaffiare ed irrigare superfici adibite ad
attività sportive, sia pubbliche che private;
- È vietato l’utilizzo
della risorsa idrica proveniente da pubblico acquedotto per
l’alimentazione di impianti di climatizzazione, e in genere di qualsiasi
altro tipo di impianto, se tale risorsa viene utilizzata come elemento
scambiatore di calore in ciclo aperto, fatti salvi i casi in cui sia
effettuato il riuso;
- È vietato l’uso dell’acqua proveniente da
pubblico acquedotto per il riempimento delle piscine private, fatte
salve quelle di proprietà pubblica o privata destinate ad un’Utenza
pubblica, quali piscine pubbliche o ad uso collettivo inserite in
strutture adibite ad attività turistico-alberghiere o agrituristiche o
ricettive;
- È fatto comunque obbligo di concordare modalità e tempi di riempimento con il soggetto Gestore del Servizio Idrico Integrato;
- È vietato l’uso dell’acqua proveniente da pubblico acquedotto per il lavaggio di automezzi;
-
È vietato l’utilizzo della risorsa idrica proveniente da pubblico
acquedotto per le operazioni di pulizia e lavaggio delle fosse
biologiche;
- È assolutamente vietata a chiunque la manovra delle
saracinesche installate sulla rete degli acquedotti e sulle fontane
pubbliche o presso pubblici lavatoi o abbeveratoi.
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