Fontia, generazioni unite nel ricordo

Si è svolto il 71° anniversario dell’incendio di Fontia, i tragici fatti del 1944 quando il comando nazista ordinò una rappresaglia contro il paese

CARRARA — Dopo la deposizione delle corone al cippo che ricorda i caduti partigiani e alla lapide commemorativa dei caduti in guerra, in piazza Battisti, presso il Santuario di Santa Lucia è stata celebrata la Santa Messa; al termine la deposizione di un’altra corona alla lapide che ricorda la fine della Seconda Guerra Mondiale.

L’assessore Giuseppina Andreazzoli, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, ha ricordato i tragici fatti di Fontia, dove nel 1944, dopo l’uccisione e il ferimento di due soldati tedeschi, il comando nazista ordinò una rappresaglia contro il paese e la zona di Santa Lucia . Fu appiccato il fuoco alle case e gli abitanti, assieme al parroco don Dario Fazzi, furono fatti prigionieri sotto la minaccia della fucilazione. Il comando nazista decise di deportare gli uomini, in parte nella vicina isola della Palmaria, altri nei campi di lavoro in Germania.

L’assessore ha ribadito la necessità che siano le nuove generazioni a tenere vivo il ricordo di questi tragici avvenimenti ed è per questo che è di grande importanza la presenza dei giovani a queste manifestazioni, ringraziando gli studenti della classe terza C della scuola media “A.Dazzi” di Carrara per la loro partecipazione attiva alla commemorazione e la signora Eda Corsini di Fontia che ha voluto portare la sua testimonianza, ricordando commossa quelle tragiche giornate che purtroppo ha vissuto con la famiglia.

Sotto la guida delle insegnanti Eva Mori e Veronica Brunotti, sono stati realizzati elaborati frutto delle riflessioni sul tema della giornata: è stata letta la poesia “Vi parlo di pace” scelta dai ragazzi perché scritta da un loro coetaneo, che si rivolge alle giovani vittime delle guerre in corso oggi, poesia alla quale gli alunni hanno aggiunto alcune strofe riguardanti i bambini vittime del conflitto in Siria.

“Ci auguriamo che questi versi, hanno concluso gli studenti, non rimangano solo motivo di illusione poetica, ma raggiungano i potenti, gli uomini di governo e facciano capire loro quanto sia più bello un mondo senza violenza, dove tutti possano vivere in pace. Anche i nostri caduti da lassù, accennerebbero un sorriso”.

A conclusione della cerimonia l’assessore Andreazzoli ha consegnato ai ragazzi il francobollo celebrativo del 65° Anniversario dell’insurrezione delle donne carraresi.

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