Attualità venerdì 07 aprile 2017 ore 16:25
In Duomo, Humanitas di Paolo Topy
Per il secondo anno consecutivo il Duomo di Massa si conferma scenario di riferimento per esposizioni fotografiche di assoluta preminenza
MASSA — I prestigiosi spazi della cattedrale faranno da sfondo all’esposizione fotografica “Humanitas” di Paolo Topy, evento che darà il via al ciclo “Geografie dello sguardo, per una nuova iconografia dell’inclusione”. una proposta formulata dal Centro Studi Milano ‘900 e promossa dall’Associazione Culturale San Domenichino e da Area35 Art Gallery.
“Un tema importante quello che sta dietro a questa mostra fotografica. Soprattutto in un momento delicato come quello che stiamo attraversando, in cui la questione dell’accoglienza è diventata una priorità quotidiana, che dobbiamo tenere al riparo dal vento cupo dei populismi e da ogni forma di intolleranza. “Inclusione” diventa quindi una parola chiave, lo strumento con cui lavorare nel quotidiano nella nostra società; ogni forma d’arte in questo senso assume un ruolo di primo piano per raccontarne ogni sfaccettatura e farla percepire a chi osserva”. Così Giacomo Bugliani, Presidente della Fondazione San Domenichino, ente organizzatore del Premio Letterario omonimo, e consigliere regionale
La kermesse, sotto il patrocinio del Consiglio Regionale della Regione Toscana, della Provincia di Massa Carrara e del Comune di Massa verrà inaugurata dall’esposizione “Humanitas” di Paolo Topy. Alice Procopio, curatrice dell’intero ciclo, presenta in questo modo il progetto del celebre fotografo “…”Humanitas”, il titolo dell’esposizione, esprime bene il senso della ricerca perseguita, abbracciando integralmente la ricca ed eterogenea miscellanea di immagini, colori e sensazioni di cui gli scatti presentati risultano profondamente intrisi e permeati. Nel mettere al centro della sua indagine tutto ciò che caratterizza il rapporto che l’uomo contemporaneo intrattiene col mondo e con i propri simili, con immagini solo apparentemente seducenti, Paolo Topy mette in evidenza il contrasto tra ciò che appare e ciò che è realmente, smascherandolo ed invitando ad una maggiore consapevolezza. Attraverso il messaggio immediato dell’immagine Paolo Topy getta luce su ciò che questa società mette in ombra, quasi escludendolo alla nostra vista: si tratti della vita silenziosa degli emarginati come delle devastanti conseguenze di un’economia basata sui consumi. Humanitas è quindi un monito ed allo stesso tempo un invito a riconsiderare il nostro modo di guardare all’altro e al mondo, a sperimentare un nuovo punto di vista meno seducente ma più reale, in definitiva più “umano".
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