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Emicrania, arriva un nuovo farmaco per il trattamento acuto e preventivo

MILANO (ITALPRESS) – Con l’evento “Dissolvi l’Emicrania”, Pfizer ha acceso i riflettori su una patologia di cui soffrono 6 milioni di persone in Italia, 1,1 miliardi di persone a livello globale. La casa farmaceutica ha annunciato, durante una conferenza stampa a Milano, la disponibilità, in regime di rimborsabilità, di un nuovo principio attivo, rimegepant, un […]



MILANO (ITALPRESS) – Con l’evento “Dissolvi l’Emicrania”, Pfizer ha acceso i riflettori su una patologia di cui soffrono 6 milioni di persone in Italia, 1,1 miliardi di persone a livello globale. La casa farmaceutica ha annunciato, durante una conferenza stampa a Milano, la disponibilità, in regime di rimborsabilità, di un nuovo principio attivo, rimegepant, un anti CGRP, molecola proteica coinvolta nella trasmissione del dolore.“Rimegepant – ha spiegato il professor Piero Barbanti, ordinario di neurologia Università IRCSS San Raffaele, Roma – blocca il CGRP, una molecola che dilata i vasi e trasforma le vie del dolore in autostrade del dolore. Fino ad oggi abbiamo utilizzato medicinali per spegnere l’attacco d’emicrania e altri per prevenirlo. Rimegepant fa entrambe le cose”. Il nuovo principio attivo è infatti, ad oggi, il primo e l’unico anti CGRP, approvato in Italia sia per il trattamento acuto dell’emicrania, con e senza aura negli adulti, sia per il trattamento preventivo di emicrania episodica negli adulti che abbiano almeno 4 episodi di emicrania al mese. Si assume per via orale e la formulazione orodispersibile, facilmente utilizzabile quindi durante un attacco, è pratica per il paziente.L’emicrania si manifesta principalmente nelle donne, è tre volte più frequente infatti nelle donne rispetto agli uomini, in particolare quando sono in età fertile. Non va confusa con un semplice mal di testa: “L’emicrania è una malattia neurologica caratterizzata da un dolore pulsante, martellante, associato ad altri sintomi. In alcuni casi – ha spiegato il professor Alessandro Padovani, Presidente della Società Italiana di Neurologia – può essere preceduta da una fase che chiamiamo aura, in cui compaiono disturbi visivi o altri disturbi focali. E’ diversa dalla cefalea, spesso legata a stress, a tensioni. L’emicrania può essere scatenata da fenomeni di stress e tensione, ma è una malattia neurologica a sè stante”.L’emicrania è quindi una patologia neurologica che ha un impatto significativo sulla vita quotidiana e professionale di chi ne soffre. Secondo dati del Global Burden of Disease (2019) è la seconda causa al mondo di anni vissuti con disabilità, la prima se si considerano solo le donne in età fertile. Il costo socioeconomico della malattia è stimato, in Italia, in 20 miliardi di euro annui, secondo un recente studio a cura dell’Istituto Superiore di Sanità, Centro di Riferimento per la Medicina Generale. “Convivere con l’emicrania significa convivere con il terrore di quel dolore – ha testimoniato durante al conferenza stampa Alessandra Sorrentino, Presidente Associazione Alleanza Cefalalgici – Ci sono infatti anche nausea, vomito, intolleranza agli odori, fotofobia e fonofobia”.Alla base dell’iter approvativo in acuto per rimegepant c’è uno studio registrativo di fase 3 che dimostra come una singola dose del principio attivo permette la riduzione del dolore e dei sintomi associati all’emicrania già dopo 2 ore dall’assunzione, con efficacia 24-48 ore. Lo studio sulla prevenzione dimostra che il farmaco, assunto a giorni alterni, può ridurre significativamente il numero di attacchi mensili.Pfizer, società farmaceutica con 175 anni di storia, ha allo studio 115 molecole, per un investimento in ricerca e sviluppo di 10 miliardi di dollari (dati 2025): “Il nostro impegno non si limita allo sviluppo di nuove terapie – ha detto Barbara Capaccetti, Direttore Medico di Pfizer Italia – ma comprende iniziative di sensibilizzazione, prevenzione e supporto”. – foto f03/Italpress –(ITALPRESS).

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