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Attualità martedì 22 dicembre 2020 ore 15:48

Rabbia dei ristoratori contro le restrizioni Covid

ristorante chiuso

Al danno legato alle chiusure si aggiunge, spiega la categoria, quello dovuto all'impossibilità di smaltire le scorte con così poco preavviso



MASSA CARRARA — I ristoratori dannati dalle restrizioni imposte col 'decreto Natale' del governo non mancano di far sentire la loro rabbia. Nella provincia di Massa Carrara le proteste sono affidate al presidente di Fiepet Confesercenti Francesco Bennati: "E' mancato un preavviso sufficiente per smaltire scorte e ordini già effettuati, con danni ingentissimi. Chiediamo di riconoscere alle attività ristori al 75 per cento dei ricavi degli stessi giorni dell'anno precedente". 

Bennati si dice deluso e arrabbiato per la scelta del governo e commenta: "Si stima che in Italia ci siano oltre 300mila tra bar e ristoranti: questo significa che se tutti chiedono i ristori a ogni attività andranno circa 2mila euro a testa, una cifra irrisoria rispetto ai potenziali incassi di colazioni, pranzi e cene del periodo natalizio. La nostra provincia, in particolare, è ricca di ristoranti tradizionali, per i quali questi giorni corrispondono al periodo più importante dell'anno in termini di fatturato". 

Al mancato incasso, si aggiunge un ulteriore danno: "La maggior parte degli esercizi - spiega Bennati - aveva già effettuato gli ordini per questo periodo particolare e ora si trova con una scorta di materie prime che non riuscirà a utilizzare. L'ultimo decreto uscito il 3 dicembre scorso stabiliva che, se pur con limitazioni, bar e ristoranti avrebbero potuto lavorare, quindi i ristoratori si sono organizzati con gli ordini e le spese del caso, contando sul periodo natalizio per rimettersi un po' in sesto. Adesso invece si ritrovano i frigoriferi pieni e i tavoli vuoti, con alimenti e bevande impossibili da smaltire". 

Bennati avanza richieste precise per i ristoratori: “Riconoscere alle attività, come già fatto dalla Germania, il rimborso sulla differenza del fatturato dicembre 2019/2020. In questo 2020 così duro per la ristorazione - sottolinea - abbiamo sempre dimostrato rispetto delle regole, ora siamo noi a pretendere un impegno serio”.


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