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Attualità mercoledì 14 settembre 2022 ore 11:39

Il melanoma vinto con la tecnologia d'avanguardia

chirurgo

All'ospedale Apuane è stato eseguito un intervento chirurgico a guida radiometabolica per asportare le lesioni: la procedura è riuscita perfettamente



MASSA — Il melanoma vinto dalla tecnologia chirurgica d'avanguardia: è accaduto all'ospedale Apuane di Massa grazie a un lavoro di équipe in cui una squadra di medici ha effettuato un intervento chirurgico a guida radiometabolica per asportare le lesioni maligne. E l'esame istologico e una Pec/Tac negativa hanno confermato il buon esito della procedura.

A illustrare quale sia stata la nuova procedura multidisciplinare che ha permesso di ottenere questo bel risultato è Pietro Bertolaccini, direttore del reparto di medicina nucleare al Noa: "Il caso – spiega - si riferisce ad un paziente che, dopo l’iniziale asportazione di un melanoma, ha sviluppato alcune metastasi sottocutanee. Dopo diversi trattamenti inefficaci è stato deciso in maniera collegiale di asportare chirurgicamente le lesioni su guida radiometabolica". 

Il metodo è stato utilizzato per la prima volta in dermatochirurgia per asportare lesioni multiple sottocutanee metastatiche ed è una variante della chirurgia radioguidata classica, utilizzata nell’asportazione delle lesioni non palpabili della mammella da diversi anni. Quest'ultima è impiegata per la ricerca del linfonodo sentinella principalmente nel melanoma e nel tumore della mammella. 

“La chirurgia a guida radiometabolica, invece, è una metodologia più complessa e più avanzata: consiste nell'inoculo intralesionale, sotto guida ecografica, di un tracciante radioattivo costituito da macroaggregati di albumina umana serica, coniugati con 99m-Tecnezio e con successivo utilizzo di una apposita sonda per la rilevazione delle radiazioni gamma. Ciò consente la precisa localizzazione intraoperatoria delle lesioni sottocutanee, guidando la resezione chirurgica. 

"E' stato così possibile individuare, in fase preoperatoria - spiega il medico - l'esatta localizzazione della lesione tumorale e la presenza dell'intera lesione al centro del tessuto asportato, con margini di resezione sufficienti". Alla procedura, illustra ancora Bertolaccini, "hanno fattivamente collaborato Alessio Auci, direttore della Radiologia interventistica di Massa, Ferdinando Buffoni, responsabile della Chirurgia radioguidata della Medicina nucleare di Massa, Andrea Mambrini, direttore del reparto di Oncologia di Massa, e Giovanni Bagnoni, direttore della Dermatologia di Livorno e Massa nonché responsabile della Melanoma Skin Cancer Unit, della quale fanno parte oltre alla nostra Azienda, il Cnr e l’Azienda ospedaliera universitaria pisana".

All’ospedale di Massa vengono eseguiti circa 530 linfonodi sentinella all’anno: 200 per il melanoma e 330 per la neoplasia della mammella, grazie alla collaborazione con la senologia e la dermatologia dell’ospedale Versilia, dirette rispettivamente dal Duilo Francesconi e da Franco Marsili, e con la senologia e la dermatologia di Massa, dirette da Gina Tassinari e da Giovanni Bagnoni.


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