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Attualità sabato 04 giugno 2022 ore 14:14

Lupi vicino all'abitato, vademecum degli esperti

lupi

Si susseguono gli avvistamenti, così l'amministrazione comunale mette in campo incontri divulgativi e linee guida sui comportamenti corretti



MONTIGNOSO — Mai lasciare rifiuti in giro, massima attenzione agli animali domestici e per evitare incontri indesiderati fare rumore sui sentieri o nei luoghi isolati: è l'Abc dei comportamenti da tenere in presenza del lupo, stilato dal Comune di Montignoso con gli esperti del settore a seguito delle riptetute segnalazioni di avvistamento di individui di lupo nei pressi della frazioni di Montignoso e nell’area del Lago di Porta.

L’amministrazione ha contattato i tecnici faunistici del Parco delle Apuane che da anni si occupano di monitorare la specie nel territorio. La presenza del lupo è confermata a Montignoso già da diversi anni e non deve rappresentare motivo di allarme. Sì però è bene sapere come gestire eventuali incontri, ma soprattutto come attuare comportamenti deterrenti rispetto all'espansione dell'aerale del lupo in aree antropizzate.

"I lupi non dovrebbero mai trovare cibo di origine umana, per evitare che colleghino questo fatto alla presenza dell'uomo od a una sua azione. Tutte le situazioni, sia in Italia sia all'estero, in cui i lupi si sono mostrati 'confidenti', ossia si sono avvicinati a distanza ridotta alle persone mostrando atteggiamenti poco timorosi, sono legate ad animali abituati all'utilizzo di fonti alimentari di derivazione umana", spiega il Comune. 

"Di base, se i lupi non trovano risorse 'interessanti' all'interno delle aree urbane, non hanno interesse a frequentarle. Quindi - prosegue la nota dell'amministrazione - invitiamo a muoversi nell'ambiente con attenzione, a tenere controllati e al sicuro di notte gli animali domestici, tenere i cani al guinzaglio durante le passeggiate. Ricordiamo che il lupo non è un cartone animato, non è un peluche, non ha bisogno di noi. È un animale selvatico, da rispettare nel suo ecosistema e mantenere selvatico".

Ma già come in passato, il Comune ha pensato di organizzare un incontro divulgativo pubblico per spiegare nei dettagli le modalità di comportamento venerdì 17 giugno alle ore 21 presso Villa Schiff Giorgini. E poi le linee guida, redatte dall’Associazione Selvatica APS.

Per chi abita in zone frequentate dal lupo

  1. I rifiuti della raccolta differenziata, in particolare l'"umido", non dovrebbero mai essere lasciati al di fuori dei mastelli adibiti a contenerli. È Importante che la loro permanenza nei punti di raccolta o fuori dalle abitazioni sia ridotta.
  2. Il cibo per gli animali domestici dovrebbe essere inaccessibile a qualsiasi selvatico, quindi si devono prevedere punti di alimentazione per cani e gatti tali da non lasciare "crocchette" disponibili che potrebbero attirare selvatici.
  3. I lupi possono, purtroppo, predare anche animali d'affezione: i gatti e i cani dovrebbero essere tenuti sotto controllo, soprattutto in orario notturno, ad esempio tenuti all'interno o in box sicuri.

Per chi fa escursioni o comunque si muove in aree frequentate dal lupo.

  1. Tenere i cani al guinzaglio, sempre e ovunque, perché i cani (anche i più casalinghi) possono infastidire la fauna e creando disturbo ai lupi presenti, può succedere che siano predati da essi. Il cane viene visto come un "invasore" e i lupi non gradiscono. Sottolineiamo poi sempre il rischio di ibridazione, data dall’accoppiamento tra cane e lupo, che deve essere evitato.
  2. Non lasciare avanzi del nostro cibo a disposizione nel bosco o in qualsiasi ambiente, e non cercare di attirare i lupi per fotografarli: nessun animale selvatico deve abituarsi al cibo umano, né deve associare la presenza dell'uomo ad alimentazione facile, in particolare i lupi. Il lupo, come tutti i selvatici, può essere potenzialmente pericoloso, ma dobbiamo ricordare che le situazioni rischiose sono collegate a lupi abituati al cibo.

In caso di incontro

  1. Osserviamo gli animali a distanza, non avviciniamoci: il lupo (o i lupi) ci guarderà immobile per un po’ e poi se ne andrà, se non si sarà allontanato immediatamente. Non fa nessuna differenza che gli animali siano in più di uno. Gli incontri non determinano situazioni pericolose, ma non si può impedire a qualcuno di avere paura, quindi se l'avvistamento non è gradito alziamo la voce, facciamo confusione, facciamo rumore con dei sassi. L'animale si spaventerà e se ne andrà.
  2. Nel caso (comunque raro) di incontro con lupi "confidenti", ossia in qualche modo un po' abituati all’uomo e che mantengono distanze ravvicinate, prendiamoci la responsabilità di disincentivare la loro associazione mentale di uomo-oggetto interessante: facciamo rumore, urliamo, alziamo i bastoncini o le braccia, per far capire al lupo che l'uomo è una presenza "spiacevole" e che sarebbe meglio non incontrarlo. Questo non vuol dire andargli incontro, né tantomeno avvicinarci. Allontaniamoci lentamente.

Ci sono persone che si avvicinano agli animali per fare foto e video: evitare e fare invece rumore per indurre il lupo ad allontanarsi. Se l'incontro avviene in auto, evitiamo di inseguire l'animale facendolo correre per strada: rallentiamo, se possibile e se in sicurezza, accostiamo e abbassiamo le luci aspettando che il lupo sia passato.

Cosa è sbagliato fare

  1. Ululare per attirarli: l'ululato è una forma comunicativa. I lupi ululano per segnalare la propria presenza sul territorio, per riunirsi, per salutarsi. In un'area sono presenti solo i lupi di un branco, lupi estranei vengono allontanati. Ululare segnala a quel branco che ci sono quindi altri animali nella loro casa, li disturba, li può costringere a modificare le abitudini territoriali, almeno momentaneamente. In un periodo delicato come la fine dell'inverno, ossia l'inizio del periodo riproduttivo, ululare può costringere la femmina a scegliere una zona di tana differente da quella che avrebbe selezionato, e spesso le zone adatte per la tana o per i rendez-vous (i siti dove in estate vengono allevati i cuccioli) sono limitate. Disturbarli può portare quindi a mettere a rischio la cucciolata o a creare loro ulteriori difficoltà rispetto a quelle che devono comunque affrontare in un ambiente antropizzato come il nostro.
  2. Avvicinarsi alle aree di rendez-vous (gli "asili" in cui i cuccioli passano le giornate in attesa del ritorno degli adulti): è sbagliato entrare in queste aree per fotografare (o foto-trappolare) facilmente i lupi. Anche in questo caso il rischio è quello di disturbarli, farli spostare, o renderli abituati alla nostra presenza con tutto quel che ne consegue.

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