Attualità martedì 21 giugno 2022 ore 19:20
La crisi idrica avanza, primi divieti dei sindaci
Allarme siccità: ecco i Comuni toscani dove sono state emanate le ordinanze per limitare il consumo dell'acqua. Situazione in peggioramento
TOSCANA — La crisi idrica avanza anche in Toscana, con una situazione di siccità definita di livello medio e in peggioramento da parte dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino settentrionale. Stretti nella morsa di piogge scarse e temperature sopra la media, gli invasi distribuiti sul territorio regionale al momento paiono reggere l'urto.
In base ai dati dell'Osservatorio dell'Autorità il lago di Bilancino è tra l'80 e il 90% della sua capacità, Montedoglio ha risorsa idrica e il sistema delle dighe del Serchio conta sui 25 milioni di metri cubi. Ma la prospettiva non promette bene e il sistema risulta tendere al peggioramento della severità idrica, con l'alveo dei fiumi a portata via via sempre più ridotta.
I livelli attuali dei corsi d'acqua sono quelli normalmente registrati nel mese di Agosto e a risentirne maggiormente potrebbero essere le aree a maggior vocazione agricola come la Maremma, o quelle ciclicamente più esposte della Val di Cornia, della Lunigiana e della Versilia nonché l'isola d'Elba.
Già nei giorni scorsi l'Autorità idrica toscana (Ait) aveva invitato i sindaci a procedere all'emissione di ordinanze che limitassero il consumo dell'acqua agli usi domestici e igienici, con sanzioni tra 100 e 500 euro per le violazioni. Al momento ordinanze in questo senso sono in vigore tra l'altro anche a Empoli, a Pistoia, Livorno, a Campi Bisenzio e a Scandicci, a San Giovanni Valdarno e a Campiglia Marittima, a Poggibonsi e a Sovicille nonché a Fauglia, a Borgo a Mozzano e a Massarosa.
In generale, la maggior parte dei divieti - estesi a tutta la stagione estiva - riguarda il riempimento di piscine o vasche ornamentali, il lavaggio di auto con acqua dell'acquedotto, ma anche in alcuni casi l'innaffiamento di parchi o giardini.
E gli effetti della siccità si fanno sentire anche tra gli animali. A Porcari, due dei tre pulcini di cicogna della coppia che da anni vi nidifica sono stati trovati morti sotto al pilone che ospita il loro nido. L'ipotesi è che i genitori non siano riusciti a procurare loro cibo sufficiente e che poi il caldo torrido abbia dato loro il colpo di grazia. I piccoli si alimentano volentieri con i girini che si trovano nel vicino Rio. Ma adesso quel corso d'acqua è in secca.
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