Ambra Angiolini e Francesco Scianna in Tradimenti

Per la regia di Michele Placido, in scena alla Nuova Sala Garibaldi di Carrara, il 24 e 25 novembre, nell’ambito della stagione teatrale

CARRARA — La storia che è ambientata dal 1977 al 1968 aprla di Emma, manager in una galleria d’arte e Jerry, scrittore e agente letterario, che si rincontrano due anni dopo la fine della loro relazione. Amanti per cinque anni, distraendosi dai rispettivi matrimoni, finché il marito di Emma e testimone di nozze di Jerry, costringe la moglie ad ammettere il tradimento. Tradimenti è un dramma sulla memoria. Tutto è già accaduto e finito. Pinter propone un testo privo di unità di tempo e di luogo, guidandoci alla ricostruzione e alla comprensione della storia e delle situazioni che sono generate da essa. Un testo che va oltre al classico ménage tra moglie, marito e amante. I tradimenti in questo caso sono una costante onnipresente, quasi necessaria. Tutti ingannano tutti, arrivando perfino a tradire se stessi. La memoria cancella e rimuove i ricordi, mentre il passato viene rimosso dal presente. Le aspettative, le speranze, le illusioni e i credo di ognuno sono mutati dal tempo.

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