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Attualità domenica 13 giugno 2021 ore 11:48

Inquinanti, "Buon esito per Avenza e Nazzano"

L'annuncio a conclusione di una analisi di rischio: "Le aree residenziali tornano al pieno utilizzo". Ma resta vietato usare l’acqua dei pozzi



CARRARA — Le aree residenziali di Avenza e Nazzano comprese nel Sito di interesse regionale possono tornare al pieno utilizzo. Lo annuncia il Comune di Carrara a conclusione di una analisi di rischio. 

"Questo  - spiega una nota dell'ente- significa che i residenti delle zone interessate hanno finalmente la certezza di non essere esposti a rischi dovuti alla presenza di sostanze inquinanti nel sottosuolo e derivanti dalle attività presenti un tempo nei siti".

"Non solo - aggiunge il Comune- il decreto 8792 del 20 maggio 2021 della Regione Toscana consente agli abitanti delle due aree di poter effettuare gli interventi edili consentiti dagli strumenti urbanistici senza dover attivare lunghe e costose procedure burocratiche. In particolare, il provvedimento interessa l’area residenziale di Avenza e l’area residenziale denominata Nazzano 2 del Sito di Interesse Regionale. Come in altre zone del Sir, qui era stata rilevata la presenza di sostanze inquinanti, riconducibili in prevalenza all’attività agricola, della cura degli orti e dei giardini ma non industriale. Con un lavoro svolto in larga misura internamente dal Settore ambiente, il Comune di Carrara ha attivato e portato a termine una lunga e articolata procedura di restituzione al riutilizzo. Sono stati ripresi e messi a sistema i dati dei campionamenti volti ad accertare la presenza degli inquinanti, effettuati in passato da Arpat e Asl".

Avenza

"Sulla base di tali dati e con l’ausilio, nell’ultima fase, di professionisti esterni - spiega il Comune- è stata condotta un'analisi di rischio per verificare se gli abitanti di quelle zone fossero esposti a qualche pericolo. L’analisi è stata condotta utilizzando i parametri più stringenti e cautelativi, cioè considerando come soggetto esposto un bambino e valutando il rischio sia all’aperto che al chiuso. L’esito è stato soddisfacente: è stato infatti appurato che per chi vive in queste due zone non esiste rischio. Dopo un procedimento lungo e complesso incardinato in Regione, nel quale sono stati coinvolti anche gli altri enti competenti ovvero Arpat e Asl, durante la Conferenza dei Servizi tenutasi lo scorso 14 Maggio è stato dato parere favorevole per la restituzione al riutilizzo delle aree residenziali di Avenza e per quella che nel procedimento è stata chiamata Nazzano 2.
Il riutilizzo apre alla possibilità di effettuare, sugli edifici residenziali presenti in queste aree, tutti i normali interventi edili consentiti dagli strumenti urbanistici senza la necessità di spese extra. Fino a oggi infatti non erano consentite opere che interessassero il suolo e il sottosuolo e chi voleva effettuare anche piccoli ampliamenti in quelle aree era tenuto a completare prima una lunga e costosa procedura, facendosi carico delle spese per la caratterizzazione, per l’analisi di rischio e in qualche caso, forse, anche della bonifica".

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"Tutto questo  - annuncia il Comune- è stato superato dalla procedura di restituzione al riutilizzo condotta a spese proprie dal Comune, per tutti i cittadini. Solo nel caso di realizzazione di locali interrati dovrà essere condotta una nuova analisi di rischio per considerare la situazione specifica. Il personale dell’Ufficio Ambiente è a disposizione di cittadini e professionisti per informazioni, così come quello dell’Ufficio Urbanistica che ha opportunamente aggiornato le procedure".

Restano in vigore le ordinanze di non utilizzo dell’acqua dei pozzi. Le acque di falda, infatti, sono escluse dalla procedura di restituzione al riutilizzo.


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