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Lavoro sabato 03 gennaio 2015 ore 13:05

Il Turismo tiene con i B&B, chiusi 57 hotel

Cresciuti gli alberghi a 3 e 4 stelle, in sofferenza quelli a 1 e 2. L'offerta ricettiva disomogenea non salva il 2014, ma può essere lo spunto per ripartire



MASSA — Un'offerta ricettiva disomogenea e la crisi che non vuole finire. Nonostante questo, il settore turistico regge a Massa Carrara, ma si perde dietro più di un pezzo. 

A farla da padrone sono gli hotel a 3 e 4 stelle, gli agriturismi e i bed &breakfast. Mentre soffrono alberghi a 1 e 2 stelle. I dati sono dell'ultimo dossier elaborato dall’Istituto di Studi e Ricerca della Camera di Commercio di Massa Carrara.

Secondo il dossier, "il mutamento del mercato negli ultimi venti anni ha imposto un ridimensionamento del livello delle strutture alberghiere orientato più verso un turismo di qualità che di massa. Altro elemento di novità è la differenziazione dell’offerta ricettiva, in particolare extralberghiera, collegata alla clientela e alla presenza sempre più importante degli stranieri: sulla costa con gli hotel di livello (solo il 24% è situato in Lunigiana) e dei campeggi, in Lunigiana con gli agriturismi e B&B". 

“La disomogeneità dell’offerta ricettiva territoriale – seondo Vincenzo Tongiani, presidente Isr – ha permesso al nostro turismo di attivare un meccanismo di compensazione che non ci eviterà un bilancio negativo nel 2014 ma che poteva addirittura essere anche peggiore. La convivenza di diverse tipologie di turismo, i clienti dei campeggi e quelli degli alberghi a elevata qualifica e dei recenti ottimi affittacamere e agriturismo e la scarsa consistenza delle strutture ricettive extralberghiere diverse dai campeggi, hanno dimostrato una straordinaria reattività. Messi tutti insieme, questi elementi, possono essere un punto di forza per le nostre ambizioni di rilancio turistico. E’ diversificando la nostra capacità ricettiva che possiamo continuare ad avere un ruolo di primo piano nel panorama internazionale”.

Le strutture alberghiere sono passate dalle 175 del 2002 alle 146 del 2012 (-57 unità, -28,1%) con una forte contrazione delle soluzioni a 1 stella (-60 unità, -75,6%) e 2 stelle (- 36 unità, -46,8%) e un exploit dei 3 stelle (+15 unità, +34,1%) e 4 stelle (+ 6 unità, + 200%).

Gli esercizi extralberghieri sono quasi raddoppiati, passando da 155 nel 2002 a 286 del 2012 (+346,9%), il 60% concentrati in Lunigiana, dove ad incidere sono soprattutto gli 83 agriturismi (+24%) e gli affittacamere (+42 unità, 221%).


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