Mattarella, dacci un premier Real Repubblicano!
di Franco Bonciani - mercoledì 07 marzo 2018 ore 14:26
C’è un importante politico italiano che da domenica sera, dopo la chiusura delle urne e gli scenari da incubo che si sono aperti, si aggira disperato e senza tregua.
Porta su di sè grandi responsabilità, tutto il Paese lo aspetta al varco. Deve fare una scelta, ha l’obbligo, non solo morale, di intervenire con chiarezza perché l’Italia possa ripartire con slancio e fiducia. Io lo sento particolarmente vicino.
No, non sto parlando di Matteo Renzi.
Il mio pensiero vola, affettuoso e partecipato, verso il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Mattarella dovrà decidere a chi affidare l’incarico di formare il nuovo governo e la situazione è complicatissima.
Non c’è un soggetto che emerga chiaramente come premier in pectore visti i numeri delle forze in campo per come sono usciti dalle urne.
Di Maio, Salvini? Nessuno dei due, coi propri eletti, può sostenere un esecutivo.
Chiaramente fuori gioco il Partito Democratico che dovrebbe restare alla larga da strani appoggi a governi grillini o di destra, impegnato com'è a tentare di capire le ragioni del suo tracollo (l’ultima versione vorrebbe che la colpa ricada su un blogger albanese amico di hacker norvegesi che, in combutta con un cugino messicano di Trump, hanno fatto pagare a Renzi la scelta di sostenere la Clinton).
Credo che Mattarella non sappia a che santo votarsi, ha una certa età e sicuramente ha già sofferto le pene dell'inferno nella volgarissima ed insulsa campagna elettorale appena terminata.
Dovrà trovare una soluzione e io, che gli voglio bene, provo a dargli una mano, un suggerimento: vediamo se sarà così saggio da ascoltarmi.
In Italia c’è un uomo giovane, alto, belloccio, conosciuto a livello internazionale, con esperienze importanti a livello manageriale.
Laureato e sposato con una donna francese che ha qualche anno più di lui (coincidenza che potrebbe giocarci bene nei futuri rapporti con Macron), ha figlie carine e parla bene diverse lingue fra cui l’italiano (e in questo prende di tacco molti nostri politici).
Dotato di solida educazione, affabile, mai volgare, ama il nostro paese.
È ricco di famiglia e non farebbe politica per prendere soldi o proteggere le sue aziende.
Ha un padre che è stato molto discusso ma è un dato trascurabile in una dinastia che tanto ha dato alla nostra Patria.
Super partes senza dubbio, potrebbe volare alto su tutti gli schieramenti. Gradito nei salotti che contano, è anche fotogenico.
Insomma, sto parlando di Emanuele Filiberto di Savoia. Fallita la rottamazione con certi politici, perché non pensare di rottamare direttamente la Repubblica e tornare alla monarchia?
Pensaci Sergio, pensaci, da’ retta a un bischero…
Franco Bonciani