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Attualità martedì 15 febbraio 2022 ore 10:23

Caro-carburanti, stangata sul trasporto del marmo

camion in cava di marmo

L'aumento dei prezzi pesa sugli autotrasportatori che per spostare i blocchi dalle cave alla pianura in un anno vedono lievitare i costi del +25%



CARRARA — "Trasportare un blocco di marmo dalla cava al piano costa il doppio rispetto ad un mese fa. E’ diventato insostenibile il rincaro dei carburanti per l’autotrasporto locale che in un anno hanno visto costare un pieno il 25% in più. Si tratta di costi che l’autotrasporto non riesce a ribaltare sui propri committenti e che finiscono per scaricarsi interamente sui già risicati margini di profitto delle aziende". A denunciarlo è Fita Cna Massa Carrara in vista dell’incontro fissato per il 17 Febbraio con il Governo. 

Secondo l'associazione di categoria, per le imprese locali che operano nella filiera del settore marmo l’aumento annuale sarà di circa 3.000 euro, molto più alto per le imprese che effettuano invece la linea medio lunga con incrementi che possono variare da 9mila euro per i veicoli ad alimentazione a gasolio fino ad arrivare ai 18mila euro per i veicoli alimentati a Gnl (Gas Naturale Liquefatto). 

“I serbatoi, come le nostre tasche, di questo passo resteranno vuoti – spiega Massimo Ricci, presidente Trasporto merci Cna Massa Carrara -. Il malcontento è diffuso tra le imprese e sta generando fenomeni di rabbia dagli esiti imprevedibili. Il pieno ci sta divorando quei pochi margini che abbiamo per tirare avanti. Molti stanno valutando, senza adeguate misure, di spegnere i motori e fermare tutto. Anche il monte e l’estrazione del marmo se necessario perché in queste condizioni è impossibile lavorare”.

Cna, che fa parte di Unatras, è pronta anche alla protesta con una serie di manifestazioni unitarie di autotrasportatori già fissate per le prossime settimane e che, sottolinea l'associazione di categoria apuana, "in assenza di impegni precisi da parte dell’Esecutivo, non potranno che essere propedeutiche ad azioni di autotutela della categoria, non esclusa la proclamazione di un fermo dei servizi”.

“Centinaia di imprese ed operatori locali sono da un anno e mezzo alle prese con il rincaro dei carburanti, che negli ultimi mesi ha viaggiato a mille e non accenna a placarsi – spiega Ricci –. Gli aumenti vertiginosi delle materie prime, di luce e gas, infatti riguardano anche il gasolio per autotrazione, ancora largamente il carburante più diffuso, ma anche l’additivo AdBlue per i veicoli più moderni e il gas naturale liquefatto. Già dall’incontro con il Governo di giovedì prossimo le imprese attendo risposte concrete ad una situazione non più sostenibile”.


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