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Attualità lunedì 13 luglio 2015 ore 13:36

Emergenza ungulati, agricoltori apuani in Regione

Insufficienti gli abbattimenti degl ianimali in Provincia di Massa Carrara: obiettivi raggiunti solo al 64%. 100 mila euro danni nel 2013



FIRENZE — Agricoltori apuani in Regione per i troppi danni degli animali selvatici all’agricoltura. Cosi Coldiretti ha portato a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Presidenza della Regione, una delegazione di rappresentanti della principale organizzazione agricola e dai rappresentanti degli Ambiti Territoriale di Caccia.

Secondo Coldiretti sono 450 mila gli esemplari liberi, il 70% sono cinghiali, che devastano campi coltivati, azzera le produzioni, stermina gli allevamenti, mette a repentaglio la sicurezza stessa dei cittadini e crea conseguenze devastanti anche sull’ambiente contribuendo all’impoverimento della fauna e della flora del bosco e del sottobosco. 

Insufficienti gli abbattimenti da parte del mondo venatorio che nel 2013 che sono stati, solo per i cinghiali, 2.932  a fronte di 4.568 capi assegnati. In crescita anche i danni, circa 100 mila euro di cui oltre 40 mila alle aziende vitivinicole

Gli agricoltori quindi chiedono misure immediate e importanti per contenere le ripercussioni di popolazioni ormai fuori controllo. Ad accompgnare il presidente toscano di Coldiretti, Tulio Marcelli i vertici provinciali di Coldiretti che hanno incontrato il neo assessore all’agricoltura, Marco Remaschi e il capo della Segreteria del Presidente, Ledo Gori: “Purtroppo è l’ennesima volta che denunciamo una situazione non più sostenibile per il mondo agricolo. – analizza Vincenzo Tongiani, presidente coldiretti Massa Carrara – e siamo anche stanchi di farlo periodicamente. In Lunigiana, ma sempre pià anche sulla montagna massese, i danni hanno riflessi ancora più gravi, perché quello che va perduto non è solo il prodotto ma anche il valore che esso acquisterebbe nelle fasi di trasformazione e commercializzazione. A rischio – spiegato ancora - non c’è solo il reddito delle imprese agricole ma anche la sicurezza delle aree rurali e periurbane e non mancano neppure le preoccupazione sul profilo sanitario con il rischio di contagi degli animali allevati”.

Il blitz è stato l’occasione per consegnare, al neo assessore, il documento con le proposte in materia di danni alla fauna selvatica “raccolto” dalla neo amministrazione che ha assicurato “attenzione nei confronti di una criticità per il settore agricolo inserito anche nei 25 punti del programmaelettorale di Rossi”: “Incassiamo la disponibilità ma vigiliamo sulle azioni future. Di fronte al moltiplicarsi delle devastazioni causate dagli ungulati, agli attacchi agli allevamenti e al moltiplicarsi degli eventi provocati dacorvi, cinghiali e altri animali, gli agricoltori della Coldiretti chiedono una riforma della disciplina che garantisca l’indispensabile presenza delle aziende agricole a tutela del territorio. Dobbiamo trovare – prosegue Maurizio Fantini, Direttore Provinciale Coldiretti - una soluzione immediata, urgente, straordinaria. I danni alle colture agrarie e agli allevamenti sono ormai in proporzioni tanto rilevanti – conclude – da rendere insufficiente l’accantonamento delle risorse finanziarie regionali, così che occorre rivedere le modalità di distribuzione delle risorse nazionali e regionali al fine digarantire i fondi necessari per coprire i danni stimati”.


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