La storia di Milena
di Malena ... - domenica 27 dicembre 2015 ore 15:13
Oggi è stata dimessa Milena una donna di ottantasette anni, ricoverata d’urgenza qualche giorno fa, in condizioni critiche e precarie. La paziente era piuttosto confusa e disorientata ma comincia a riprendersi in breve tempo così decido di chiacchierare con lei. La donna esprime un certo disinteresse per il mondo e perfino per la sua salute. Milena mangia poco, non è contenta e nei suoi occhi non c’è alcuna gioia di vivere ma dovere di esistere ancora per il tempo deciso dal Dio dei cieli.
Al suo quinto giorno di ricovero durante il “passo” arriva un anziano signore di circa novant’anni in visita per la signora Milena, Osservo la scena dalla centralina dei monitor, Milena rimane con gli occhi fissi sull'uomo senza riuscire a dir niente. L'anziano signore con la sua mano segnata dal tempo raccoglie fra le sue quelle di Milena trattenendo per qualche istante le tenere dita di Milena leggermente tremanti. A un certo punto la bacia sulla guancia, e lei distesa sul letto con il lenzuolo ripiegato sul copriletto e le braccia lungo il corpo sorride a quel bacio. Non riesco a sentire cosa si dicono, ma so con certezza che sono parole d'amore, espressione del loro legame... Poco dopo Milena rimane sola, con lo sguardo perso nel tempo dei ricordi, decido pertanto di fare due chiacchiere con lei giacché nei suoi occhi brilla una lacrima di nostalgia...
"Milena, giacché ha ricevuto una visita da suo marito?" le chiedo per chiedere conferma del mio pensiero. Turbata lei mi risponde: "Non è mio marito... ". Lasciando la frase così. "Ah no?”. Rispondo sorpresa e continuando: “Mi scusi, mi sembrava che le volesse tanto bene... a vederlo”. Butto lì. "No…, si…, io sono vedova da tanto tempo, ma lui... ". Fermandosi dal suo dire perché non ha ancora deciso se raccontarmi di sé e se fidarsi di una divisa. "Lui era il mio fidanzato, un tempo... ". Senza aspettare il fiume delle sue parole inonda la mia mente e coinvolge il mio cuore ascoltando il resto della storia: “La sua famiglia l’ha fatto sposare con una donna più ricca che possedeva un sacco di terra... ". La sua voce ora è triste, così per cercare di incoraggiarla rispondo: " Sì ma ora siete liberi... ". Lasciando intendere che possono vivere liberamente il loro amore. "No... ormai è tardi... lui mi ha chiamato per tutti questi anni, una volta la settimana per sentire come stavo... ”. Rimanda Milena con tenerezza. "Beh Milena l'amore non ha età, non lasci cadere quest’opportunità di vivere i giorni che vi rimangono in modo diverso... ". Dico per trovare la chiave di apertura per il cuore.
E’ arrivato il momento della dimissione per Milena. La vedo mentre i parenti la aiutano a vestirsi. Sembra una bambola di pezza senza vita; non fa nulla per collaborare alla sua dimissione e le si legge in faccia che non le importa niente se va, se torna o se rimane. Si formalizza la dimissione per far tornare Milena alla vita fuori dall’ospedale. La vado a salutare, dispongo qualche parola d’incoraggiamento sincera e in tutta onestà non vedo l’ora che Milena esca dalla stanza e porti via con sé la sua storia e le sue vicissitudini poiché mi sento impotente e incapace di aiutare quest’anziana signora. So che nella mia mente i suoi occhi, le sue espressioni di gioia e di dolore, di ansia per il suo futuro, di turbamento per quello che le è successo rimarranno indelebile nella mia memoria e una lacrima dispettosa scende tremula dalla mia guancia.
Malena ...