Amanda
di Malena ... - lunedì 05 giugno 2017 ore 10:57
In riva al mare su una sedia, sta seduta Amanda. Ottantacinque anni suonati, portati sulle spalle incantevolmente. Gli anni le sono passati accanto, svicolando ed evitando d’invecchiarne il viso dolce e tenero, all’anziana signora.
Sono le sei del pomeriggio. Siamo di luglio e la signora è in vacanza, con la sua famiglia. Bionda, capelli tagliati a caschetto, lisci, con la frangia fin sopra gli occhi, unghie laccate di rosso sia sulle mani che sui piedi…occhi marrone, vivaci, luccicosi, intensi. La bocca truccata appena, ben disegnata. Abito semplicemente elegante con la stoffa disegnata a fiori, grandissimi, dai colori tenui e un grande cappello di paglia, per ripararsi dal sole. Seduta composta con le mani sulle ginocchia, chiacchiera con tutti e fa amicizia a destra e a manca, diventando la “mascotte” della spiaggia della Biodola, località vicino Portoferraio, sull’Isola d’Elba.
Mamma di una figlia medico e nonna di due nipoti femmine adolescenti cresciute con lei, quando ce n’era bisogno. Il fato vuole, che Sara giovane quarantenne, trascorra le proprie vacanze nella medesima località, arrivando quella stessa sera, da quelle parti. Simile per temperamento alla vecchietta in questione, fanno presto amicizia. La giovane donna, così è, perché la bontà d’animo si distingue nei suoi gesti, nei suoi modi e nelle sue maniere gentili, rendendo inutile porre l’accento, perfino sui bei lineamenti, giacché essi sono realmente tali, quando si è belli anche dentro.
Sono state presentate da un’amica comune ed è stata fra loro, subito amicizia, ilarità, comprensione, espansione di vibrazioni felici. Sara ha una spiccata sensibilità e i suoi occhi verdi, scrutano intensamente le persone, sia esse appena conosciute, sia invece già presenti nel suo vissuto. Sulle prime per approfondire una conoscenza e sulle seconde, per capirne gli intenti. Con il suo solito modo di fare, appena ne ha l’occasione e quindi, giammai subito e di primo acchito, aspetta di scandagliare l’espressione di cordialità e d’interesse, che farà nascere nei cuori di entrambe, rispetto, amore, tenerezza.
La mattina presto del giorno successivo, l’ora in cui Sara è di solito far veglia, si appresta a fare una passeggiata, lungo il bellissimo golfo sulla spiaggia e s’imbatte con Amanda, l’anziana signora. Si salutano cordialmente, incrociando gli sguardi e fermandosi spontaneamente, come se a volerlo, sia un qualcosa d’indefinito. Amanda chiede con semplicità: “Vuoi fare due parole con me?”. Non riesce a capire il perché, sa e percepisce che da quella donna, si può attrarre per sé qualcosa d’utile, come se ricordasse un certo discorso sulle vibrazioni lette chissà da quale parte.
Mistero di vita, dogma indiscutibile, su certi argomenti che però tiene per sé, senza farne parola con Amanda, cominciando a chiedere, per sapere: “Amanda mi racconti qualcosa di te, se ne hai voglia?. “Ma, per dire qualcosa di me” riprende Amanda: “Ti posso rammentare, che non sono i fatti in sé a essere importanti, quanto come noi li affrontiamo, dato che circa a tutti capitano cose spiacevoli e non… e se ci fai caso, qualcuno non n’esce fuori, pensa ai suicidi e, talaltro invece, ne rimane rafforzato. Uno stesso problema oggettivo, è vissuto e risolto, in base alla persona che n’è coinvolta e al suo temperamento, nonché alle sue esperienze passate…” esprimendo un’opinione che trova consenso in Sara, che si ritrova ad annuire con il capo.
Amanda sa, che comunque sia, conoscere i trascorsi di un essere umano, può aiutare gli altri, specie quei soggetti, che si chiedono tanti perché, perciò continua: “Sono cresciuta in una famiglia di benestanti. Figlia unica, coccolata e amata. Non ho avuto un’infanzia infelice. I miei mi hanno sostenuto negli studi e difatti ho la maturità scientifica e... ” Sara la interrompe: “Accidenti! Per quei tempi è come fossero state due lauree di oggi… immagino la soddisfazione”. Replica l’anziana signora con un sorriso e alzando lo sguardo sul gabbiano solitario, che in quel momento sorvola sopra le loro teste, continuando: “Si molto soddisfatta di me, così sono andata a lavorare presso il monopolio di Stato. Altra bella esperienza”
Ricercando adesso lo stesso uccello marino, ormai disperso all’orizzonte limpido su di un sole ancora sulla linea di confine tra il nascere e il morire. Amanda dopo aver ripreso fiato, continua: “Il bello della mia vita deve ancora arrivare, aspetta a dirlo. Non sono ancora morta sai e più invecchio e più sono soddisfatta e felice”. “Ho sposato un uomo che credevo d’amare, ho avuto questa figliola, ma pochi anni dopo, mi sono accorta dell’errore commesso.” Compiendo una smorfia disgustosa nel ricordare. “Capita a molti sai…, oggi poi!” asserisce Sara, credendo di consolarla. “Sai cosa ho fatto? L’ho mollato. Ho detto basta. Non volevo più subire le angherie di un despota e non sono stata disposta a sopportare. Non solo, sono riuscita ad ottenere, cosa impossibile per quei tempi, la potestà della mia bambina! Grande soddisfazione Sara, la più grande di tutte, credimi”.
“Ho tirato su mia figlia, oggi medico, ora sposata ed io finalmente vivo da sola, completamente libera di fare quel che voglio, lei, avrebbe voluto tenermi in casa con sé, per me dice mia figlia, ma io, ho rifiutato categoricamente l’offerta e quando non ce la farò più, andrò a stare in un ospizio, divertendomi ancor di più.”Scommetto vuoi sapere se ho avuto altri uomini, vero?”. Annuendo con il capo, Sara asserisce: “Esatto!”. “Ho avuto molti amanti e da ognuno di loro, ho preso il meglio… non ho voluto un altro marito e per cosa avrei dovuto farlo? Sai quando gli uomini diventano mariti sono da buttare via, si trasformano in padroni. Oggi poi non riesco a concepire le donne che vogliono in tutti modi sposarsi. Sai qual è il mio punto di vista? Il maschio cosa fa, decide di sposarsi per avere qualcuno che lavi, stiri e prepari da mangiare per loro, sempre disponibili a far sfogare gli sbalzi ormonali, quando non hanno il frizzino di un’amante fresca e giovane, poiché se l’hanno, non la scopano nemmeno più la cosiddetta cara mogliettina. Le donne oggi inoltre, lavorano sia in casa sia al di fuori e quindi, sono convenienti economicamente alla categoria maschile, che un tempo doveva invece mantenere la famiglia e… l’amante. Così si possono permettere di comprare regali a entrambe di pari valori, consapevoli che in realtà la moglie se li paga di tasca propria. La donna è romantica, anche quando dimostra di non esserlo, è sempre alla ricerca del principe azzurro da favola, che naturalmente, non esiste. Alle mie nipoti dico sempre di non sposarsi, non ne hanno bisogno! E speriamo mi ascoltino.”
Sara fa un disegno sulla sabbia, a testa bassa, quando domanda: “E l’amore? La famiglia? I valori?”. “Ah certo i valori… quali? Questi di oggi? Quelli di un tempo? L’amore non c’entra niente, con un contratto matrimoniale e due persone si possono amare ugualmente, senza formalizzare a tutti i costi il rapporto. Il matrimonio conviene solo agli uomini. Quanti uomini soli vedi in giro? Quanti uomini non si risposano dopo essere rimasti vedovi o dopo essersi separati? Si contano sulla punta delle dita di una mano, nemmeno di tutte e due”. Scuotendo la testa, da una parte all’altra esageratamente. “Vedi, adesso alla mia età qualcuno si scandalizza ancora, perché ho un uomo che mi corteggia, mi manda dei fiori, mi riempie di regali, non dimentica le ricorrenze, il mio compleanno, mi porta fuori e ci divertiamo un sacco, io sto bene così, non voglio essere schiava di nessuno, capisci?. Le cose che facciamo vengono dal cuore, non siamo obbligati a fare niente, se non ne abbiamo voglia!”. “Sì ma potrebbe lasciarti da un momento a un altro…” si lamenta Sara immedesimandosi nella situazione. “Anche lui, del resto…potrebbe trovarsi nella medesima condizione, se decido io di lasciarlo e poi qual è il problema? Ci sarà sempre qualcuno per noi, pronto a sostituirlo, che non aspetta altro, ci puoi giurare, anzi sembra impossibile ma quando sei sola, arrivano altri uomini come se sapessero… le energie si muovono e l’universo provvede. Rimane eremita chi lo vuole, ma non lo desidera nessuno per davvero. La vita è lunga e ci permette di riprenderci, sempre. Più si va in basso, più si va su. E’ una legge naturale”. Risponde rapida, Amanda. Lo sguardo di Sara si disperde sull’immensa distesa d’acqua, quando qualche piccola onda si increspa, come farebbe un bambino appena nato, che crede a tutte le risposte a questo punto, riconsiderando il proprio punto di vista, commenta per sé: “Non ho capito nulla di questa vita a quanto pare!” riguardando con gli occhi della mente, le esperienze vissute fino ad allora.
Malena ...