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venerdì 13 dicembre 2024

VIGNAIOLI E VINI — il Blog di Nadio Stronchi

Nadio Stronchi

Nadio Stronchi, autore di “Vignaioli e vini della Val di Cornia e Isola d’Elba”, è un appassionato cultore di vini e, più in generale, di mondo agricolo. Bibliofilo e instancabile ricercatore è stato promotore di attività enoiche dentro la storia locale Val di Cornia, Toscana

​Se si cerca la storia ne è pieno il territorio

di Nadio Stronchi - sabato 26 marzo 2022 ore 07:30

Il territorio del Val di Cornia, come altri territori della Toscana è pieno di testimonianze etrusche, romane, longobarde, franche, dell’alto e basso Medioevo con il loro Rinascimento; Infine del Risorgimento. 

Per sapere occorre cercare, ma non è detto che tutte le volte sia la verità assoluta. Anche gli umanisti e storici dei secoli passati hanno cercato, hanno trovato testi più antichi, hanno scritto e tra loro quelli più seri su molte notizie e testimonianze hanno posto molti punti interrogativi come i loro predecessori. Personalmente ho letto molti testi di storia antica e più recenti, in essi ho trovato notizie di eventi passati di vita quotidiana delle popolazioni che avevano lasciato un segno testimoniale ma che oggi sono rimasti solo gli scritti e carte topografiche di umanisti, storici e cartografi.

Un esempio di queste testimonianze scritte sono due luoghi lasciati dalla presenza umana in Val di Cornia, (detto in antichità Cornino), in ambo i luoghi con i nomi di origine germanica, cioè Longobarda e Franca, uno chiamato Piscina Luifredi (con il tempo cambiato in Pescinone) e l’altro Panconcello: (vedi carta topografica 1-25000 redatta dai Parchi Val di Cornia. Cito queste notizie che l’autrice, Nicoletta Francovich Onesti, fiorentina, 1987-88, attraverso una sua ricerca scrupolosa sulla origine dei luoghi in Val di Cornia( ben 54) pone il beneficio del dubbio su diversi aspetti specifici come hanno fatto precedenti studiosi. 

Personalmente ne parlo perché hanno a che fare con i vini che cito nel mio articolo, i quali vini nascono vicinissimo ai luoghi in questione, sono vini del podere Nannini in luogo Casal Volpi, forse di origine risorgimentale, nel periodo metà dell’800 del XIX sec.d C. quando nella Maremma centrale iniziarono gli appoderamenti con la nascita delle fattorie e dei conseguenti poderi. Podere ereditato dalla figlia Liviana Nannini e il genero Giordano Guidi, a loro volta il genero e figlia di Liviana e Giordano, Alessandro e Federica con i due nipoti Gabriele e Filippo. 

Un podere rurale trasformato in azienda Vinicola con 4 ettari di viti a bacca nera Sangiovese, Cabernet Franc e Ciliegiolo, a bacca bianca di Vermentino e Verdicchio. I vini ottenuti sono: Kitsune rosato cento per cento Cabernet Franc. Volpato bianco con 90% vermentino e 10% di Verdicchio. Esopo rosso 50%x50% tra Sangiovese e Ciliegiolo. 

Le impressioni organolettiche del bianco Volpato sono: Colore giallo paglerino tenue, con riflessi verdognoli. Profumo: di frutti acerbi e altri profumi floreali. Gusto: fresco, consistente con leggera e piacevole vena acida. Corpo di media intensità ma ben strutturato.

Nadio Stronchi

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