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venerdì 13 dicembre 2024

COSE STRANE E POSTI ASSURDI — il Blog di Blue Lama

Blue Lama

Prima di qualunque altra cosa, io sono una viaggiatrice. L'illuminazione arrivò in terza elementare grazie a Goscinny e Uderzo: lessi "Asterix e Cleopatra" e dentro di me si spalancó una voragine di curiosità. A 16 anni Baudelaire mi fornì la chiave di quel desiderio: "I veri viaggiatori partono per partire...". Da tutta la vita, anche senza un perchè, io vado. Non esiste luogo sulla Terra che possa deludermi.

NO! La camera con la doccia a vista NO!

di Blue Lama - domenica 11 febbraio 2024 ore 00:05

Una camera con vista doccia in un albergo di Graz, in Austria
foto Blue Lama

Ho deciso di lanciare un accorato appello agli albergatori di tutto il globo. Sono sicura di parlare a nome di milioni di altri viaggiatori con budget di fascia media, lontani anni luce dagli spazi extra-large degli hotel di lusso: mettete fine - o almeno un argine - alla nuova usanza di piazzare in mezzo alle camere una cabina doccia trasparente. Anche perchè di lì a metterci anche il water il passo è fatalmente breve. Con conseguenze fantozziane.

Mi spiego. La prima volta che mio marito ed io abbiamo dormito in una camera con la doccia a vista è stato tre anni fa a Graz, in Austria, in una struttura a metà strada fra un ostello della gioventù e una pensione per famiglie numerose. Camera doppia confortevole e pulita, arredi nuovi e... oplà, nel mezzo, un box pieno di manopole con tre pareti su quattro in vetro.

Capisco la necessità di sfruttare al massimo le superfici sempre più ridotte delle camere. Apprezzo anche il tentativo di trasformare in elemento di arredo quello che alla fine è solo uno dei sanitari del bagno, nonchè di agevolare con un pizzico di malizia i risvolti potenzialmente erotici del contesto.

Ma infliggere ai clienti l'obbligo di assistere l'uno alla doccia dell'altro, esponendo le nudità insaponate e azzerando privacy e rituali di rilassamento, è una crudeltà. A prescindere dal grado di parentela degli ospiti: che si tratti di una coppia sposata da vent'anni o di due estranei che condividono per la prima volta l'alloggio in un viaggio di gruppo organizzato, le abluzioni in vetrina sono imbarazzanti, quasi un supplizio.

Dopo quel viaggio mio marito ed io siamo incappati nelle camere con la doccia a vista molte altre volte, all'estero e in Italia, ultimamente anche in un paio di B&B di Roma. Ma in tutte queste situazioni almeno il wc era dislocato in uno sgabuzzino a parte, accessibile da una porta munita di chiave. Soluzione che, nella maggior parte dei casi, non impedisce la diffusione di rumori e odori che ognuno preferirebbe tenere riservati, ma almeno mette al riparo dalla vista altrui. 

Ormai però anche quest'ultima frontiera sta cedendo. Un'amica appena tornata dalla Thailandia mi ha mandato le foto della sua camera matrimoniale in un hotel di Bangkok: come potete vedere qui sotto, non solo c'è una cabina vetrata a un passo dal letto ma, lì accanto e senza alcun pannello di protezione, c'è anche il water. Così, en plain air. Roba da stitichezza garantita per tutta la durata del soggiorno.

Camera con vista doccia a Bangkok - foto Bianca Galli

foto Bianca Galli

Camera con vista doccia a Bangkok - foto Bianca Galli

foto Bianca Galli

E quindi, albergatori e host, vi imploro: non abbattete le sacre pareti dei servizi igienici. Assicurerete così ai vostri clienti docce serene e probabilmente anche il sollievo di un puntuale assolvimento della funzione intestinale primaria. In cambio riceverete sui social recensioni BELLISSIME. Promesso.

Bluelama2023@gmail.com

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