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sabato 02 novembre 2024

LEGALITÀ E NON SOLO — il Blog di Salvatore Calleri

Salvatore Calleri

Salvatore Calleri (1966) è nato a Catania e vive sin da piccolo a Firenze. Laureato in giurisprudenza nel 1991 ha conosciuto Antonino Caponnetto con il quale ha collaborato strettamente fino al 2002, anno della sua morte. Esperto di lotta alla mafia, analista nel campo della sicurezza e della criminalità organizzata internazionale è presidente della Fondazione Caponnetto e consigliere della Fondazione Pertini. Di entrambe ha ispirato la nascita. Coordina l'Omcom (Osservatorio Mediterraneo Criminalità Organizzata e Mafia) è ideologo del Progetto Tulipani Rossi verso gli Stati Uniti d'Europa.

La morte del carabiniere buono non sia inutile

di Salvatore Calleri - giovedì 01 agosto 2019 ore 21:00

A volte ti domandi come è triste la vita quando muoiono i buoni.Ti verrebbe voglia di fare un miracolo riavvolgendo il nastro della vita per modificare quanto successo... Ma non è possibile.

Il vicebrigradiere Mario Cerciello Brega era un buono. Nel tempo libero faceva volontariato. Veniva da una zona difficile di cui si parla per i criminali ma che per fortuna ha espresso pure coloro che li combattono in modo serio.
Era un buono che si era dimenticato la pistola... Capita a molti, più di quanto si pensi.
Come ricordarlo e soprattutto come fare in modo che la sua morte non sia vana.


Una idea l'avrei... Cambiare le regole d'ingaggio e dotare le forze dell'ordine di flash ball.
La pistola in determinate situazioni la si tende in automatico a non usare. Pensate un attimo se il carabiniere avesse sparato ed ucciso il giovane americano cosa avrebbe dovuto passare tra cause legali ed attacchi beceri social. 


I carabinieri oggi hanno le pistole o le mani... Niente, se non in rari casi, vie di mezzo.Al contrario con un deterrente non letale potrebbero intervenire con maggior decisione.
Il caso dell'aggressione al carabiniere è la regola oggi. Se ne contano diversi. Chi è in strada rischia.
Per questo niente retorica nel ricordo, ma fatti affinché non succeda più.

Salvatore Calleri

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