Il comportamento del ranocchio tanghero
di Maria Caruso - sabato 29 aprile 2017 ore 11:22
Il comportamento del Ranocchio Tanguero è ben distinto e la sua condizione rimarrà tale fintanto che non sarà baciato dalla Regina Tanguera. E’ un uomo medio che balla da un paio di anni e perciò già inquadrato ed etichettato come tale dalla maggior parte delle tanguere. E’ colui che corregge la partner di turno sulla pista da ballo. E’ colui che indossa abbigliamenti non proprio consoni all’ambiente milonguero ma che invece egli considera perfetti.
Non valuta invece il look total black e pertanto lo evita come si trattasse di peste bubbonica, non considera quindi quella sottile illusione che susciterebbe nella ballerina a lui sconosciuta che produrrebbe lo strappo di una tanda. Durante il ballo parla o canticchia la canzone all’orecchio della ballerina e spesso è pure stonato, non permettendo alla donna di ballare le note del brano come meglio crede. Invece di chiedere scusa alla coppia con la quale urta, si arrabbia e finisce sempre col dare spettacolo facendo sprofondare di vergogna la malcapitata di turno.
Guarda quasi con sdegno le principianti oppure si fa grande invitando tutte le donne ai primi passi, anche se questo gli si ritorce contro poiché la ballerina non brava, non riesce a correggere i suoi errori. Si muove seguendo una linea tutta sua (difatti non è nemmeno in forma perfetta) ma non segue mai quella di ballo poiché si sposta indistintamente in senso orario e antiorario come quando il calciatore marca nella propria porta facendo autogol.
Se è un uomo che suda molto, difficilmente ha il ricambio dei vestiti ma al contempo evita perfino le pause che potrebbero evitargli l’eccessivo surriscaldamento e la conseguente iper sudorazione, quindi la donna che accetta la tanda deve prendere in seria considerazione la necessità di andare a fare una doccia prima di riprendere posto in pista. Non scorta mai la ballerina dentro e fuori dalla pista essendo cafone per natura. Quando non riesce a sorpassare, non rispetta comunque lo spazio di sicurezza e non tiene conto della velocità degli altri ballerini quindi facilmente va in collisione con gli altri.
Se andiamo a fare un’ispezione alla sua macchina la troveremo quasi sicuramente “cocciata” da un recente tamponamento. Se riceve un rifiuto o se qualcuna non ricambia la mirada se la lega al dito a vita. Se la ballerina sta parlando con qualcuno, non si perita a interrompere la conversazione per invitarla a ballare e maestosamente stende la mano come se si rivolgesse al suo cane da portare a spasso al guinzaglio. In milonga si crede di essere al mercato del pesce poiché spesso non considera il linguaggio del corpo della ballerina che può difatti non volere il tipo di abbraccio da lui richiesto. Non ha ancora capito che paradossalmente dovrebbe essere lui a seguire la ballerina e non viceversa come fosse padre padrone.
L’osservazione non è il suo forte cosa che invece lo aiuterebbe molto se non fosse troppo preso dal suo ego. Il Ranocchio purtroppo pensa che le ballerine sono tante, tutte ben messe, solo lì per lui e quindi oggetti da usare per soddisfare la sua voglia di ballare. Dovrebbe invece osservare i suoi rivali per capire quali sono le loro armi segrete!!! Magari sono galanti, sorridenti, profumati, vestiti bene, ecc. Almeno sorridesse! Alcuni Ranocchi Tangueri hanno la ghigna come quella di qualche commessa di mia conoscenza che ti fa venire la voglia di girare i tacchi e andartene prima ancora di entrare nel negozio. Il nostro personaggio ha un fiuto particolare nello scegliere la ballerina poiché spesso la signora di turno è più alta di lui di tre spanne mettendolo in grosse difficoltà.
La galanteria ovviamente non fa per lui per cui mai si sognerà di invitare la ballerina non proprio discreta, non tanto giovanissima né tanto meno scosciatissima non ritenendola alla sua altezza. Ebbene i nostri Ranocchi non sanno che le donne parlano fra loro e una volta “etichettato”, difficilmente potranno diventare Principi Tangueri, quindi uomini, evitate di puzzare, di stringere troppo, di fare la mano morta, di essere maestroni e di sudare nel decolté delle donne. Qualche volta può capitare (raramente) che una Principessa Tanguera fa suo malgrado amicizia con un ranocchio tanguero, che si scopre, essere in realtà un principe tramutato in ranocchio appunto, da un cattivo maestro.
La nostra principessa spezza il maleducato comportamento del suddetto tanguero dapprima disprezzandolo (si dice, infatti, chi disprezza compra) e poi per ragioni ancora da capire se ne innamora e lo bacia facendolo diventare un tanguero modello. In realtà ciò accade poiché l’ego di alcune principesse fa considerare questo tipo di tanguero un animale e nella ricerca del proprio sé s’imbatte in un ranocchio che lei stessa trasformerà in tanguero DOC allo scopo di accrescere il proprio ego poiché difatti dopo lo considererà una sua creazione.
A noi tanguere non ci resta pertanto che ringraziare la nostra principessa poiché noi tutte, alla fine, se la maggior parte dei ranocchi presenti in sala, diventano principi tangueri ne trarremo vantaggio.
Maria Caruso