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lunedì 20 gennaio 2025

PSICO-COSE — il Blog di Federica Giusti

Federica Giusti

Laureata in Psicologia nel 2009, si specializza in Psicoterapia Sistemico-Relazionale nel 2016 presso il CSAPR di Prato e dal 2011 lavora come libera professionista. Curiosa e interessata a ciò che le accade intorno, ha da sempre la passione della narrazione da una parte, e della lettura dall’altra. Si definisce amante del mare, delle passeggiate, degli animali… e, ovviamente, della psicologia!

Come è davvero la terapia

di Federica Giusti - venerdì 15 novembre 2024 ore 09:00

Spesso si pensa che andare in terapia significhi incamminarsi in una strada sempre in discesa, che parte da un malessere, che ci spinge a ad iniziare, e giunge ad un benessere, o comunque, ad una diminuzione del malessere, senza mai cambiare percorso.

In realtà non è così.

Purtroppo, ma anche per fortuna, non si tratta di un semplice parlo dei miei problemi quindi li risolvo.

La terapia, se dovessimo rappresentarla graficamente, più che una retta verso il basso, assomiglierebbe ad una montagna russa, con salite e discese per giungere poi ad una fase di assestamento. In questo tragitto le emozioni che noi manifestiamo e le azioni che noi mettiamo in atto sono molto diverse.

Inizialmente ci troviamo a manifestare il nostro disagio e questo può paradossalmente amplificare il nostro malessere, spingendoci verso vissuti di ansia e dolore. Ridefinendoli, magari quando possibile, facendo una ridefinizione in positivo, che ci veda come parte attiva e non vittima di una determinata situazione, possiamo giungere ad una fase di elaborazione, che sarà sempre e comunque accompagnata da incertezze e paure. Questo nuovo atteggiamento ci permetterà di cambiare prospettiva e riuscire ad osservare tutto anche da un altro punto di vista. Alla fine del percorso non sarà tanto importante aver risolto il problema, anche perché esistono problemi che non hanno soluzione, ma avere una nuova “cassetta degli attrezzi” dalla quale attingere per poter trovare gli strumenti necessari.

Tali strumenti saranno versatili e non specifici per la problematica iniziale. Sarà stato duro e complesso riuscire a conquistarli, ma permetteranno di poter essere utilizzati in contesti differenti.

Ecco perché prima ho detto che per fortuna non si tratta di un percorso volto a risolvere un problema iniziale. Se così fosse sarebbe poco utile sul lungo periodo e ogni problema differente richiederebbe un nuovo intervento.

Se ho una buona cassetta degli attrezzi mi posso permettere di far fronte a problematiche diverse, senza necessariamente aver sempre bisogno di un tuttofare.

Ed è questo l’aspetto a mio avviso più bello e più importante della psicoterapia. Il fatto di consentire a chi la fa di investire su di sé e sulle proprie risorse per poter affrontare la propria quotidianità e le sfide che essa ci propone, al massimo delle nostre possibilità.

Federica Giusti

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