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martedì 19 marzo 2024

PSICO-COSE — il Blog di Federica Giusti

Federica Giusti

Laureata in Psicologia nel 2009, si specializza in Psicoterapia Sistemico-Relazionale nel 2016 presso il CSAPR di Prato e dal 2011 lavora come libera professionista. Curiosa e interessata a ciò che le accade intorno, ha da sempre la passione della narrazione da una parte, e della lettura dall’altra. Si definisce amante del mare, delle passeggiate, degli animali… e, ovviamente, della psicologia!

​La cura delle parole

di Federica Giusti - venerdì 17 dicembre 2021 ore 07:30

Credo da sempre nel potere delle parole. Un potere infinito, che può essere distruttivo o salvifico, a seconda di come le si utilizzino. E questi anni di pandemia, anni nei quali ci è stato tolto molto delle nostre libertà, credo che siano diventati gli anni d’oro delle parole. Non potevamo fare molto altro se non parlare o scrivere. Ed è stato scritto di tutto, anche con cattiveria e violenza, proprio perché l’animo umano contiene anche queste ombre, è indubbio e la storia ce lo insegna dai tempi dei tempi.

Ma, per mia, vostra, nostra fortuna, sono state usate anche parole d’amore, parole di gentilezza, parole magiche non perché manipolatrici del reale, ma in quanto capaci di scaldare i cuori e far riflettere le menti.

Ho letto molto in questi anni. Ho letto di tutto, da libri più “tecnici” relativi alla mia professione (dobbiamo sempre aggiornarci!), a romanzi, racconti, poesie. Ho anche fatto un corso di scrittura perché ho sentito l’esigenza di comprendere ancora di più e ancora meglio l’importanza delle parole.

Nel Blog di fine agosto vi avevo già parlato di un libro che mi ha colpito molto, quello di Carmen Talarico. Oggi voglio ripartire da lì raccontandovi qualcosa in più di questo testo e della sua autrice. Nel corso di questi mesi, dopo quell’articolo, io e Carmen abbiamo iniziato a sentirci e a conoscerci anche fuori dall’ambiente scolastico, luogo in cui ci siamo incontrate qualche anno fa. E, lentamente, parola dopo parola, sorseggiando una deliziosa tisana dal “nostro” Vivo!, abbiamo iniziato a capire che avevamo una cosa in comune che andava oltre le nostre differenze: entrambe siamo letteralmente stregate dalle parole. Comuni deformazioni professionali, io psicologa lei insegnante, ma c’è altro. Il suo essere scrittrice e poetessa hanno creato un terreno condiviso che abbiamo subito visto diventare fertile sotto i nostri occhi. E quando mi ha chiesto di presentare il suo testo al Comune di San Giuliano Terme la scorsa settimana, beh, non vi nego che ne sono stata onorata. Le parole di Carmen, quelle tessute nelle trame della sua opera poetica, sono parole scelte con cura, amore, attenzione. Ed è questo che le rende magiche, capaci di descrivere la realtà, anche quella dura, difficile, con un tatto infinito verso il lettore.

Voglio prendere in prestito un concetto bellissimo, a mio avviso, riportato da Laura Campanello nel suoi libro Leggerezza, ossia il concetto di contagio. Ebbene, credo che le parole di Carmen siano state contagiose per me, nel senso positivo del termine. Sono entrate in punta di piedi dentro di me e hanno germogliato. Ogni volta che leggo e rileggo il suo testo, trovo sempre infinite e nuove sfumature.

Ma vi dirò di più. Questo contagio non è avvenuto solo in me. Una persona a me molto cara è stata egualmente contagiata, e mi riferisco a mia mamma. Ha conosciuto Carmen per caso, accompagnandomi alla presentazione del suo libro un pomeriggio di fine estate, la fine dell’estate più devastante per lei, quella in cui ha perso mio padre. Sapevo che le avrebbe fatto bene svagarsi e sono stata felice di averla con me, ma mai e poi mai avrei pensato che quel libro, il primo che ha ripreso in mano dopo quel terribile 10 agosto, diventasse un compagno di viaggio dal quale non si separa mai.

Ecco cosa intendo per contagio e per potere salvifico delle parole. Intendo proprio il fatto che possono farsi strada nelle nostre anime e insegnarci di nuovo a respirare a pieni polmoni, ad inalare speranza, gioia, amore per la vita, a parlare del dolore senza rimanervi schiacciati, a raccontarci e raccontare la vita, la nostra stessa storia, in un modo sempre nuovo, sempre più rispettoso. Sono fermamente convinta che il nostro mondo, l’idea che noi abbiamo della nostra realtà, dipenda infinitamente dal modo in cui ce la raccontiamo, dal linguaggio che usiamo per farlo.

Buone parole a tutti! Buone parole per tutti!

Federica Giusti

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