Ce la posso fare!!!
di Federica Giusti - venerdì 19 maggio 2023 ore 08:00
In queste giornate piovose (almeno, nel momento in cui scrivo su Pontedera imperversa un temporale) non vi nego che mi sono ritrovata a dire Basta!!! Non ce la posso fare, ho bisogno di sole!
Perché capita, nella nostra quotidianità, di sentirci scarichi e bisognosi di altro. Purtroppo capita anche di dover avere a che fare con situazioni ben più faticose di un temporale primaverile non gradito e, per questo di sentirci a terra.
Per quanto non sia amante di questo termine, dobbiamo imparare a normalizzare un po' queste sensazioni. Può, infatti, capitare di avere paura, per un evento, per una contingenza che sfugge al nostro controllo e che potrebbe, potenzialmente, cambiare, in maniera più o meno importante, il nostro futuro prossimo. La paura non è da deboli o, ancor peggio “da femminucce” (non entro nel merito del sessismo celato malamente dietro questa affermazione). La paura è una delle nostre emozioni principali e noi dobbiamo essere capaci di accoglierla ed esprimerla liberamente, lontani da giudizi.
E se la paura fosse legata all’eventualità di sbagliare, beh, accogliamo anche quella. Errare umano est, in fin dei conti lo dicevano anche i latini ed, aggiungerei sempre dalla saggezza popolare, che si sbaglia solo quando ci mettiamo alla prova, altrimenti è vero che non sbagliamo, ma non cresciamo nemmeno. L’errore, eventuale, potrà sempre essere fonte di apprendimento importante.
Non fermiamoci, non cediamo all’autosabotaggio nel dire che non ce la potremo fare o non ce la facciamo più. Perché riusciremo, in qualche modo, ci tireremo fuori le gambe, o almeno, non dobbiamo smettere di provarci. Possiamo però prenderci una pausa, capire che forse dobbiamo staccare un attimo, rilassarci magari o svagarci. I problemi, come dico sempre in terapia, rimarranno tutti lì ad aspettarci, anche se noi ci rinfrancheremo un po'. Ecco perché è importante sapersi ritagliare delle sane pause, alla nostra portata, senza che diventino impegni e sforzi troppo ingenti, ma ci possiamo provare, per rianimarci, per tirare un sospiro di sollievo e per affrontare le difficoltà animati da nuovi stimoli e da nuove possibilità. Avete presente quando a scuola leggevate un testo di antologia e non ci capivate niente e poi, facendo merenda e rilassandovi un po', ritornavate sullo stesso testo riuscendo a rispondere alle domande? Ecco la nostra mente lavora così. Quando è satura, diventa incapace di sostenerci e fornirci l’energia necessaria a risolvere anche il minimo problema.
Perchè anche quando ci sentiamo a pezzi, abbiamo la possibilità di rinascere più forti di prima, proprio come la fenice!!!
Federica Giusti