E se le cose non vanno come vorresti?
di Federica Giusti - venerdì 29 novembre 2024 ore 08:00
Ci sono momenti nella vita, a dire la verità sono abbastanza frequenti, in cui le cose non vanno affatto come vorremmo. Magari vorremmo che qualcuno rispondesse ad un nostro messaggio ricambiando i nostri sentimenti, ma non va così. Oppure speriamo di di vivere una giornata abbastanza tranquilla e invece ne succede una dopo l’altra e la nostra serenità va a farsi friggere e diventa tutto molto complesso.
Ma allora cosa possiamo fare? Potremmo arrabbiarci, sentirci vittime di tutto, arrabbiarci con il mondo intero. E non cambierebbe niente. Anzi sì, aumenterebbero la nostra rabbia, la nostra delusione, la nostra insoddisfazione.
Altrimenti potremmo fare qualcosa di diverso. Lo ripeterò mille volte, noi non abbiamo la possibilità di cambiare le cose che ci accadono, ma abbiamo la possibilità, e, a mio avviso, quasi il dovere, di cambiare il modo in cui possiamo reagire, cercando di trovare quello che possa farci stare meglio, o, almeno, meno peggio.
So che sembrano parole facili ma poi difficili da mettere in pratica. E forse è così. Ma perlomeno possiamo provarci.
Lamentarsi e basta, cercare di apparire sempre e solo come quelli sfortunati in una determinata situazione, affrontare tutto con pesantezza peggiora in maniera significativa il modo in cui noi viviamo e percepiamo la qualità della nostra esistenza. E fa diventare tutto ancora più pensante di quanto non lo sia.
Prendere le cose con la dovuta leggerezza e una buona e sana dose di ironia, al contrario, permette di vivere più serenamente anche momenti più complicati.
Qualche settimana fa ho avuto un piccolo problema familiare legato alla salute, e ho avuto davvero molta paura in alcuni frangenti. Poi la situazione si è stabilizzata e ho tirato un sospiro di sollievo, anche se è rimasta una situazione un po' complicata da gestire per un mesetto circa. Potevo decidere se concentrarmi su quest’ultimo aspetto e lamentarmi e disperarmi, e sarebbe stato comprensibile anche letto e visto dall’esterno, oppure potevo, come ho fatto, cercare il positivo anche in quella situazione e mettermi a ridere al telefono con un’amica per una situazione tragicomica che si era venuta a creare. Quella risata mi ha dato energia, ha attivato le mie endorfine, non mi ha certo lobotomizzata e tolto dalla mente tutto ciò che di negativo comunque c’era, ma mi ha permesso di affrontare il tutto con maggiore leggerezza.
Vi ho raccontato questo proprio per far capire che tutti noi possiamo trovarci in situazioni complesse ed è giusto che ci facciamo attraversare da tutte le emozioni, compreso il dolore e la disperazione, ma poi possiamo provare a vedere se c’è altro, se possiamo in qualche modo riuscire ad attivare una risorsa e a farci guidare da quella.
I problemi rimangono tali, ma le endorfine aiutano di più del cortisolo!
Federica Giusti