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lunedì 20 gennaio 2025

PSICO-COSE — il Blog di Federica Giusti

Federica Giusti

Laureata in Psicologia nel 2009, si specializza in Psicoterapia Sistemico-Relazionale nel 2016 presso il CSAPR di Prato e dal 2011 lavora come libera professionista. Curiosa e interessata a ciò che le accade intorno, ha da sempre la passione della narrazione da una parte, e della lettura dall’altra. Si definisce amante del mare, delle passeggiate, degli animali… e, ovviamente, della psicologia!

​Come un elefante in soggiorno

di Federica Giusti - venerdì 13 dicembre 2024 ore 08:00

Uno dei modi per poter meglio far capire determinate dinamiche ai pazienti, almeno uno di quelli che io personalmente utilizzo di più, è quello delle metafore.

Per esempio: c’è una situazione di grande portata difficile da affrontare tanto da tentare in ogni modo di ignorarla fino a quando non si può fare a meno? Beh la metafora che utilizzo in questi casi è l’elefante in soggiorno. Magari fino a poco tempo fa si trovava in giardino e si poteva fingere di non vederlo, poi piano piano ha salito le scale e ci ha raggiunti al primo piano fino ad accomodasi a fianco del divano in soggiorno. Possiamo evitare di vederlo? No, a questo punto l’unica alternativa che abbiamo è quella di prendere consapevolezza della sua presenza ed affrontarlo.

Fuori di metafora questo significa che dobbiamo iniziare ad affrontare quel problema che abbiamo evitato per un po' di tempo, non possiamo più farne a meno.

Secondo Beck, noto psicoterapeuta, la metafora può essere considerata un ponte tra l’universo emotivo e quello razionale, un modo per arrivare alle emozioni passando da una strada alternativa.

Attraverso la metafora, infatti, la persona ha modo di osservarsi dall’esterno e prendere consapevolezza delle sue azioni, delle sue emozioni e dei suoi atteggiamenti.

In alcuni casi, attraverso una metafora, si può anche riuscire a fornire una spiegazione alternativa a quanto detto verbalmente. Quando, ad esempio, il paziente si incaglia in una lettura della situazione per cui non c’è modo di vedere le cose da un’altra prospettiva affermando “se è così adesso per forza era così anche prima” si può far capire meglio che le cose possano in realtà cambiare tirando in ballo la farfalla che adesso è farfalla ma prima era bruco. Non è sempre stata così!

Le metafore, in conclusione, permettono di creare delle immagini dense di carica espressiva e di trasferire una parola, un concetto, una situazione in un contesto diverso da quello originario, così da favorire la comprensione dei significati aggirando il muro di difese che attiviamo quando qualcosa ci provoca dolore emotivo.

E voi come ve la cavate con le metafore? Ne usate nella vostra vita? Se sì continuate, altrimenti provate a farlo, vi sentirete meglio, ne sono certa!

Federica Giusti

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